Pagina:Antoniani - Educazione christiana dei figliuoli.djvu/326

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occhi non una terrena et corruttibile mercede, ma principalmente l’honor di Dio, et la utilità publica, et non reputi haver alle mani offitio basso, percioche non per sua natura, ma per colpa di alcuni maestri di cattivi costumi, et del tutto mercenarii, et avidi solo del guadagno, et per una tal falsa opinione di molti è avvilito, ma come può essere cosa vile il gettar i fondamenti, che hanno à sostenere poi tutto l’edifitio delle più alte scienze, et la bontà matura di tutto il restante della vita? Sia adunque il nostro maestro di vita incolpata, et esemplare, et si renda tale, che i fanciulli vedano in lui l’imagine d’una vera bontà christiana, et i Cittadini lo habbiano meritamente da stimare, et da riputare padre commune de’ proprii figliuoli.

Come i maestri debbiano esercitar cotidianamente i fanciulli nella pietà christiana. Cap. XXXV.

Dice la divina scrittura, il timor di Dio è il principio della sapienza, però il buon maestro habbia per cura principale di inserire et nutrire questa benedetta pianta, nell’animo tenero del fanciullo. Non è necessario ripeter in questo luogo, le cose che largamente si sono discorse di sopra à i suoi luoghi, da i quali potrà il maestro in parte prendere instruttione, per applicare alla prattica cotidiana, i ricordi che si sono dati. Ma per accennare pure alcuna cosa alquanto più al particulare del quale hora trattiamo, dico che acciò i fanciulli si avvezzino à dar principio à tutte le loro attioni nel nome di Dio, et à racommandarsi à sua divina Maestà in tutti i loro bisogni, doveranno i maestri haver nel mezzo della schuola una veneranda imagine della Beatissima madre di Dio, co’l suo bambino nelle braccia, et quanto sarà più ornata et tenuta con decenza, moverà tanto maggior divotione, et nello entrare ciascun fanciullo gli faccia riverenza, et poi prima che si comincino le lettioni, et gli altri esercitii della scuola, tutti insieme genuflessi la salutino divotamente dicendo l’Ave Maria, ò la salve, non con voci troppo alte, che vengono à fare uno strepito difforme et indivoto, per colpa de’ fanciulli che non sanno cosi accordarsi, ma sia un tuono moderato, et uniforme, et se cosi paresse meglio, pronuntii un solo la oratione con gravità, ascoltando gli altri divotamente. Parimente nel partirsi per ritornare à casa si faccia alcun segno di rendimento di gratie et di licentiarsi dalla Benedetta Vergine madre, non siano però queste attioni molto longhe. Eshorti spesse volte il maestro i fanciulli ad esser divoti della Madonna, madre della purità et à raccomandarsi à lei, et al suo dolcissimo figliuolo, acciò gli faccia buoni, et