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BRI — 127 — BRI


Briccunata. s. f. Atto, opera da briccone: bricconata.

Briccunazzu. s. m. pegg. di briccuni: bricconaccio.

Briccuneddu. s. m. dim. di briccuni: bricconcello.

Briccuni. add. Dicesi di persona di malvagi costumi: briccone.

Briccuniari. v. intr. Menar vita da briccone: bricconeggiare.

Briciu. V. ’mmatticatu.

Bricu. V. vricu.

Bridò. s. m. T. scud. Sorta di imboccatura sottile che ponesi al cavallo per fargli tener alta la testa: filetto (Fr. bridon).

Briduni. s. m. T. scud. Filetto men leggiero che si mette al cavallo per poterlo tener a segno nello strigliarlo ecc.: filetto di stalla.

Briga. s. f. Intrigo più scoperto: briga. || Noja, fastidio: briga. || Lite, controversia, nimicizia: briga. || Faccenda: briga.

Brigaderi. s. m. T. mil. Uffiziale superiore che comanda una brigata: brigadiere. || Ne’ reggimenti di cavalleria e presso i carabinieri è colui che comanda una squadra come il caporale della fanteria: brigadiere.

Brigaloru. s. m. Chi briga, intrigatore: brigatore. || Sedizioso.

Briganti. s. m. Perturbatore dello Stato, malandrino: brigante.

Brigantinu. s. m. T. mar. Bastimento di basso bordo che ha un albero di maestra, uno di trinchetto ed uno di bompresso: brigantino.

Brigari. v. intr. Ingegnarsi d’ottenere checchessia: brigare. P. pass. brigatu: brigato.

Brigata. s. f. Adunanza d’amici, di gente, conversazione: brigata. || Nel mil. due reggimenti con bersaglieri, cannoni, genio ecc.: brigata. || Prov. pocu brigata vita beata, l’esser in pochi è meglio: poca brigata vita beata.

Brìgghia. s. f. Strumento che cinge la testa del cavallo per guidarlo: briglia. || Chiamiamo anco brigghia il morso o freno che si adatta alla bocca del cavallo per guidarlo colle redini. || a brigghia sciota: a briglia sciolta, velocissimamente. || teniri in brigghia: tener in briglia, tener in freno. || la brigghia doma lu cavaddu e la discipplina la gioventù: la briglia regge il cavallo e la prudenza l’uomo. || brigghia e bacchetta fannu bonu cavaddu: briglia e sprone fanno il caval buono. || T. mar. Manovra ferma per legar l’albero di bompresso collo sperone delle navi più avanti che sia possibile affinchè resista contro gli stragli: briglia.

Brigghïari. v. intr. Far baje, scherzare: ruzzare.

Brigghiàru. s. m. Chi fa o vende briglie: brigliajo, frenajo.

Brigghicedda. s. f. dim. di brigghia: briglietta.

Brigghiolu. V. bugghiolu.

Brigghiu. s. m. nel pl. brigghia, rocchetti di legno piccoli ad uso di giocar al bigliardo o a pallottole: birilli. || re di brigghia, nel gioco de’ birilli è il birillo di mezzo: matto. || jocu di brigghia: giuoco di pallottole che vanno contro i birilli messi ritti: gioco di birilli. || scunzari o guastari li brigghia, sconcertare un affare una cosa mentre si sta facendo: sconciar le uova nel paniere. || brigghiu salatu, detto per ispregio, cosa che non si approva, non si accetta, o di cui non sovvenga il nome e dileggiando. || brigghia salati, motto pungente per contraddire o riprendere chi asserisca, chieda o consigli cosa contraria al nostro sentimento: zucche! zucche fritte! || Brio smodato: ruzzo, zurlo. || mettiri in brigghiu, smoviri lu brigghiu: entrar in brio, metter in brio. Io crederei fosse la voce briu pronunziata altrimenti e a cui si sia alterato il senso. || Pasq. la registra nel senso anco di stizza.

Brigghiusu. V. brigghiutu.

Brigghiuteddu. s. m. dim. di brigghiutu: briosetto.

Brigghiutu. add. Pien di brio, inclinato alla burla al sollazzo: brioso, sollazzevole, burlone. || Petulante, civettone. || Aggiunto a colori: brioso.

Brignoli. V. atrigna.

Brillantari. v. a. T. oref. Tagliar una gemma a faccette: brillantare. || Ridurre a faccette qualunque corpo. P. pass. brillantatu: brillantato.

Brillantè. s. m. Tessuto di cotone tutto seminato di punti (Fr. brillanté. P. pass. del v. brillanter).

Brillanteddu. s. m. dim. di brillanti: brillantuzzo.

Brillanti. s. m. Il diamante brillantato o incastonato in qualche lavoro: brillante. || add. Che brilla: brillante. || Detto ad uomo, brioso, spiritoso: brillante. || Detto di opera gradevole, soddisfacente: brillante. || Detto di vino, quando versato nel bicchiere, non fa spuma che resista: brillante, smagliante (Pal. Voc. Met.). Sup. brillantissimu: brillantissimo.

Brillantinu. s. m. dim. di brillanti.

Brlllantinu. add. Che par brillante: brillantino.

Brillantissimamenti. avv. sup. fig. Con tutto il brio, vaghezza.

Brillantuni. add. accr. di brillanti.

Brillari. v. intr. Splendere vivace delle stelle, gemme, occhi ecc: brillare. || Fig. Quel dimostrar la gioja dagli atti, dagli occhi: brillare.

Brina. s. f. Rugiada congelata: brina.

Brìnnisi. s. f. Quell’invito o saluto, che si fa alle mense in bevendo: brindisi. || fari un brinnisi di na cosa, rinunziarvi affatto, non voler parteciparne.

Brinnisiari. v. intr. Far brindisi: brindare.

Brinnulettu. s. m. dim. di brinnulu.

Brìnnulu. s. m. Piccolo frammento rotondo di cristallo, prismi: condolino. Forse da brendolo, un pezzo.

Brinzi. V. imbrici.

Briognia. V. vergogna.

Brionia. s. f. T. bot. Pianta che ha i fiori sterili in una pianta, e fecondi in un’altra separata, foglie cuoriformi, palmate, lobate, dentate, scabre: brionia, zucca salvatica, pianta della fata. Bryonia dioica L.

Brisca. s. f. Sorta di calesse. || Per vrisca V.

Briscusu. add. (D. B.) caciu briscusu: cacio spugnoso, occhiuto.

Brittu. (D. B.) s. m. T. bot. Erba incomoda negli orti: blito, biedone. || V. gira.

Brìu. s. m. Quella vaghezza, vivacità che risulta dal galante portamento, o dall’allegra aria della persona, si dice anco di animali: brio. || Per