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BRI | — 128 — | BRU |
sim. ogni cosa che abbia vaghezza e leggiadria: brio.
Briusamenti. avv. Con brio.
Briuseddu. add. dim. di briusu: briosetto.
Briosu. add. Che ha brio: brioso. Sup. briusissimu: briosissimo.
Brivillu. s. m. Strumento villereccio di due bastoni di cui uno a un capo ha una corda che lo congiunge al capo dell’altro bastone a guisa di frusta, e serve a batter il grano: coreggiato.
Brivinu. s. m. Involtino con entro reliquie, da portarsi al collo: brevicino.
Brò. V. burò. || Armadietto con cassette sotto.
Bròcca. s. f. Una canna divisa a forca che serve a côr fichi: brocca, broccia. || Quel bastone che tiene discoste le sportone per agevolar il somaro: pertica. || brocchi di ganghi: le radici dei denti. || Per sim. qualunque oggetto terminante a forca. || Piccolo ramicello che si taglia da un albero per innestarlo e viene dall’Ital. brocco: marza; onde nzitari a brocca: innestar a marza, tagliando pello lungo il capo del pedale o del ramo salvatico e imbiettandovi la marza domestica. || brocca mi chiamu e di cugnomu zimmili, modo basso per dire che uno di alcuna cosa non ne vuol saper nulla. || Vaso di terra da contener acqua o altro: brocca.
Broccia. s. f. V. furcina nel volgo è rimasto il diminutivo molto in uso. || Per sbria V. (Fr. broche).
Bròcciu. s. m. Spezie di calesso scoperto a due posti, a due o a quattro ruote: baroccio, biroccio, birba.
Broccu. (D. B.) s. m. Il pollone che rimette dal bosco tagliato: brocco, sprocco.
Bròcculu. V. vrocculu. || Nel Catanese per sparaciu V.
Brocia. V. broscia.
Brodu, Broru e Vroru. s. m. L’acqua ove si è cotta carne o altro commestibile, e si dice d’ogni decotto: brodo. || jirisinni in brodu: patir flusso, scorrenza e fig. provar grandissimo piacere: andar in brodetto. || brodu squadatu, diconsi gli encomii od offerte fatte per finzione e fuor di tempo. || nun manciamu carni, vivemu brodu: modo prov. esprimente il bisogno di accomodarsi ai tempi. || nun nni vuliri a brodu: non volerne nè cotto nè crudo, non voler caccia di una cosa; non volerne sentire, non voler fare una cosa. || brodu sgrasciatu: brodo digrassato.
Brogna. s. f. T. zool. Sorta di testaceo o chiocciola in forma di cono: buccino, conca di tritone. Triton Nodiferum Lam. || brogna di li rari cu la vucca russa, più piccola della precedente: tritone variamente colorato. Triton variegatum Lam. || Spezie di tromba marinaresca formata da essa conchiglia: buccina.
Bromi. V. chiaiti.
Bromu. s. m. T. zool. Animale che vive in mare: polmone marino, potta marina o di mare.
Bronchi. s. m. pl. T. anat. Ramificazioni della trachea nei polmoni: bronchi.
Bronchiali. add. T. anat. Da bronchi: bronchiale.
Bronchiti. s. f. T. med. Infiammazione della parte interna dei bronchi: bronchite, bronchitide.
Bròscia. s. f. Quello spazio della terra nel campo tra solco e solco, nel quale si gettano e si ricuoprono i semi: porca.
Brosciari la terra (Mal.). Far le porche. || Solcare.
Brua. V. ’mprua.
Bruali. Idiotismo per plurali V.
Braca. s. f. T. bot. Albero che ha lo stelo con molti rami sottili; foglie piccole, lanceolate, embriciate; fiori bianchi con una brattea in ispiga debole: tamerice, tamerige, tamerigia. Tamarix gallica L.
Brucatu. V. bruccatu.
Bruccata. s. f. Colpo, riscontro: broccata.
Bruccateddu. s. m. dim. di bruccatu: broccatino.
Bruccatu. s. m. Sorta di pannina di seta, o drappo grave tessuto a brocchi, cioè ricci: broccato.
Bruccatura. V. bruccata.
Bruccedda. V. tradenta.
Bruccetta. V. furchetta.
Bruccheri. s. m. Piccola rotella: brocchiere.
Brùcchia. s. f. Rimessiticcio, rampollo: brocco, sbrocco.
Brucchiari. v. a. Tagliar alle piante le messe nuove, mal situate e superflue inutili: sbroccare, sbroccolare. P. pass. brucchiatu: sbroccato, sbroccolato.
Brucchiata. s. f. Lo sbroccare: sbroccata.
Brucchireddu, Brucchiricchiu. s. m. dim. di bruccheri: piccolo brocchiere.
Bruccittata. V. furchittata.
Bruccittedda. V. furchittedda.
Bruccittuni. V. furchittuni.
Brùccula. V. vruccula.
Brucculuni e Vrucculuni. V. vrucculuni, V. vrucculusu.
Bruciareddu. s. m. Spighe primaticce non pervenute a perfetta maturazione. || Manipolo di spighe non secche, abbruciacchiate, l’usano mangiare i contadini. || Met. ingiusta o accidental arsione: abbruciamento.
Bruciari. V. abbruciari.
Bruciola. V. braciola.
Bruciolu. s. m. Piccoli tumoretti che sogliono nascere nella cute e cagionarvi rubore e gran prurito: sudàmini.
Bruciulitu. V. bruciuri.
Bruciuluni. s. m. Vivanda di carne ravvolta con dentro dei condimenti: muccatella.
Bruciuri. s. m. Sentimento incomodo di calore e di dolore prodotto da puntura o da scottatura o dal contatto di qualche cosa che irriti una parte sensibile: bruciore.
Bruculuni. s. m. Gran bernoccolo: bernoccolone.
Brudacchia. V. vrudacchia.
Brudacchiaru. V. brudaru.
Brudacchiata. V. vrudacchiata.
Brudacchieri. V. vrudacchieri.
Brudacchiusu. V. vrudacchiusu.
Brudagghia. s. f. Mescolamento di varii brodi: intruglio, brodiglio, broscia.
Brudami. V. vrudami.
Brudaria. s. f. L’adulare: adulazione.
Brudaru. s. m. Amatore di brodo: brodajo.
Bruddu. s. m. Allegria: ruzzo, zurlo. || mittirisi ’m bruddu, mettersi in allegria: andar in zurlo || teniri ’m bruddu ’na jinia, modo prov., dar