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MAG | — 552 — | MAI |
Magnànimu. add. Di grande animo, generoso: magnànimo.
Magnari. V. manciari.
Magnateddi. s. m. pl. Foggia di pasta.
Magnatìsimu. V. magnetisimu.
Magnatizzari. V. magnetizzari.
Magnatìzziu. add. Appartenente a magnate: magnatizio. || Burbanzoso.
Magnatu. s. m. Principale, maggiorente: magnate.
Magnèsia. s. f. Sostanza assorbente, biancastra, naturalmente precipitata dall’alcali o dalla muria del nitro: magnèsia. || – abbruciata o calcinata: magnesia calcinata.
Magneti. s. m. Calamita: magnete. (Mort.).
Magnèticu. add. Di magnete: magnètico.
Magnetìsimu. s. m. Nome generico delle proprietà o virtù del magnete: magnetismo. || – animali, principio e causa di certi fenomeni, nel sistema nervoso: magnetismo animale.
Magnetizzari. v. a. Provocare in una persona gli effetti del magnetismo animale: magnetizzare. || Applicare la calamita al ferro per fargli acquistar la proprietà magnetica: magnetizzare. P. pass. magnetizzatu: magnetizzato.
Magnetizzata. s. f. L’azione del magnetizzare: magnetizzata. (V. participiu).
Magnïarisi. v. intr. pron. Darsi aria d’importanza, affettar grandigia, gravità: pausarsi, pausare (Tomm. D.).
Magnìfica. V. magnificamenti.
Magnificamenti. avv. Con magnificenza: magnificamente.
Magnificari. v. a. Aggrandir con parole, esaltare, lodare: magnificare. P. pass. magnificatu: magnificato.
Magnificat. s. m. Il cantico della Madonna, che comincia con questa parola: magnificat.
Magnificenti. add. Che ha magnificenza: magnificente. Sup. magnificentissimu: magnificentissimo.
Magnificentimenti. avv. Con magnificenza: magnificentemente.
Magnificentissimamenti. avv. sup. Magnificentissimamente.
Magnificenza, Magnificènzia. s. f. Virtù di spendere liberalmente in cose grandi e buone: magnificenza e ant. magnificenzia. || Splendidezza, sontuosità, generosità: magnificenza. || Cosa bellissima, sontuosa, magnifica: magnificenza (Tomm. D.).
Magnificenziuna. accr. di magnificenza.
Magnìficu. add. Che ha, od usa magnificenza: magnìfico. || Bello, eccellente.
Magnificuni. accr. di magnificu. || Vale anche per voce di approvazione: benissimo.
Magnòlia. s. m. T. bot. Albero di fiore odorosissimo: magnòlia. Magnolia grandiflora L.
Magnu. add. Grande: magno. || Burbanzoso. || Per molto, p e. è magnu tempu: gli è molto, è molto tempo. || magni magni, posto avv.: assai assai.
Magnu. avv. Molto, assai. || bonu magnu: molto buono.
Magnusa. (Pasq.) s. f. T. zool. Specie di anfibio nuotante: pesce martello. Squalus zigaena L.
Magnuseddu. add. dim. di magnusu: pomposetto, ecc.
Magnusu. add. Pomposo. || Per industrioso. || Con sussieguo: grave, contegnoso.
Magnusu. s. m. (Spat.) Velo che le donne portavan sulle spalle.
Magramenti. avv. In modo magro: magramente.
Magriceddu, Magrintinu. V. magruliddu.
Magrizza. s. f. Lo stato delle cose o persone magre: magrezza. || met. Si dice della terra: magrezza.
Magru. s. m. Carne senza grasso attorno: magro. || manciari di magru, senza carne: mangiar di magro.
Magru. add. Contrario di grasso: magro. || met. Si dice della terra, sabbione o altro arido: magro. || Onde il prov. tirrenu magru fa bon fruttu: terra magra fa buon frutto. Sup. magrissimu: magrissimo.
Magruliddu. dim. di magru: magretto.
Magruni. accr. di magru: magrone.
Magu. s. m. Chi sa di magìa e l’esercita: mago.
Maguggiu. s. m. T. mar. Strumento a foggia di gancio appuntato, ed avente una lama che serve a tirar fuori dai commenti la stoppia vecchia: maguglio (Zan. Voc. Met.).
Maguni. s. m. T. bot. Legno che ci viene d’America, serve per impiallacciare i mobili di legno, ridotto in foglie sottilissime: mogogane, mogogon, maagoni. Suletenia mahagoni L.
Mai. avv. In alcun tempo, giammai: mai. || Come semplice particella negativa: no. || quantu mai, moltissimo: quanto mai. || mai cchiù: non mai. || Mai in ital. per significare nessuna volta, vuol sempre la particella negativa: non; pure, dice l’Ugolini, vi son esempi in cui mai anco senza il non ha senso negativo, p. e. meglio tardi che mai. E nel Villani si trova: mai... furono loro amici. E in Boccaccio: che ad alcuna persona mai manifestassero. || casu mai, formola di concedere, ammettere: se mai.
Maìdda. s. f. Cassa per uso d’intridere la farina: madìa.
Maiddata. s. f. Quanto cape una madìa: madiata.
Maiddazza. pegg. di maìdda: madiaccia (in Firenze).
Maidduna. accr. di maìdda: madiona (Tomm. D.).
Maidduzza. dim. di maìdda: madiella. || – pri ’nfarinari lu pisci, pri lu saliatu ecc: tafferìa.
Mainnò. V. vasinnò.
Maìsa. s. f. Lo stato di un terreno che si lascia per qualche tempo in riposo, ma che pur viene rivoltolato: maggese (s. m. in ital.) || Prov. si riccu vo’ fari lu burgisi, simina l’oriu supra li maisi, che l’orzo sul maggese vien abbondante. || fa bona maisa e vattinni a ddisa, fa buon maggese e vattene pure a raccorre ampelodesmo.
Maisari. v. a. Metter a maggese: maggesare.
Maisata s. f. e Maisatu s. m. Maggese: maggesato. || Prov. la maisata cuntrasta cu la malannata: il maggese contrasta colla mala annata.
Maiseddi. s. m. pl. Solchetti.
Maisi. s. m. V. maisa. (D. B.).