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Scattivari. v. a. Liberar dalla cattività: riscattare (da cattivu V.).

Scattu. s. m. Voglia irrefrenabile (da scattari di fari) || Scoppio, schianto.

Scattusu. add. Che fa dispetti: dispettoso. || Rabbioso. || V. urtanti.

Scàtula. s. f. Arnese a foggia di cassetta da riporvi checchessia: scàtola. || Tabacchiera: scatola.

Scatuletta, Scatulicchia, Scatulidda, Scatulina. dim. di scàtula: scatoletta.

Scatulineddu. dim. di scatulinu: scatolinetto.

Scatulinu. dim. di scatula: scatolino. || aviri lu scatulinu, per ischerzo si dice a chi si picca di sapere cose rare o segrete.

Scatuluna. f., Scatuluni. m. accr. di scatula: scatolone, scatolona.

Scaturiggini. s. f. Sorgente dell’acqua: scaturigine.

Scaturiri. v. intr. Il primo sorgere dell’acqua dalla terra: scaturire. || Mandar fuori: scaturire. || Derivare.

Scaucïari. V. cauciari.

Scaucinari. V, squacinari (Metatesi di qua in qau o cau).

Scaudari, Scaurari: V. squadari e simili.

Scauratedda. s. f. In Messina intendono quel tonno cotto tagliato a pezzi (Verdone).

Scausa. s. f. ll levar la terra d’attorno le barbe delle piante: scalzamento, scalzatura.

Scausacani. V. scalzacani. (Solito scambio della l in n).

Scausari. V. squasari e simili.

Scausu. add. Senza calzare: scalzo. || Detto dei cavalli, che non hanno ferri ai piedi: sferrato. || Prov. nun vaja scausu cu’ simina spini, ca poi si punci a la sdiminticata, non se lo dimentichi chi ha fatto del male: chi semina spine non vada scalzo.

Scausuni. V. squasuni, e derivati.

Scausunìsimu. s. m. Il ceto degli scalzoni (Scarpitta).

Scautelatu. add. Senza cautela, malsicuro.

Scauzacani. V. scalzacani.

Scauzari. V. squasari.

Scàuzu. V. scausu.

Scavaddari. v. a. Scavalcare: scavallare. || fig. scavaddari ad unu, farlo cadere in disgrazia di altrui, o farlo cadere di grado sottentrando in suo luogo: scavallare.

Scavaddatizzu. add. Alquanto sciamannato.

Scavaddatu. add. Da scavallare: scavallato. || Scomposto negli abiti e nella persona: sciatto, sciamannato. || Licenzioso: scapigliato.

Scavaddaturi. (D. B.). Chi o che scavalca: scavalcatore.

Scavaddunatu. add. Senza rispetti, arrogante: scorbellato.

Scavafunnu. V. annetta-portu.

Scavagnari. v. a. Cavare, estrarre dal cavagno.

Scavamentu. s. m. L’atto dello scavare, e il punto della cosa scavata: scavamento.

Scavarcari. v. intr. Scender da cavallo: scavalcare. || att. Fare scendere da cavallo: scavalcare. || met. Levar una cosa di sopra l’altra. || V. scavaddari al § 2. P. pass. scavarcatu: scavalcato.

Scavarcata. s. f. L’azione dello scavalcare: scavalcata (V. participiu).

Scavareddu. dim. di scavu.

Scavari. v. a. Cavar sotto: scavare. || Estrarre, cavar fuori: scavare. || fig. Scoprire cosa occulta o segreta. P. pass. scavatu: scavato.

Scavata. s. f. L’azione dello scavare: scavatura, scavamento.

Scavatedda. dim. di scavata.

Scavateddu. dim. di scavatu.

Scavatina. V. scavata.

Scavazzu. V. schiavazzu.

Scavialarisi. V. falliri.

Scavialatu. V. paccariatu.

Scavigghiari. v. a. Liberar dalla caviglia: scavigliare. || Sconficcare: schiavare. || Freneticare: farneticare. V. scaminari. || V. anco scunucchiari. || rifl. Mettersi tutto intento ad un lavoro: mettersi accanito al lavoro.

Scavigghiateddu. dim. di scavigghiatu.

Scavigghiatizzu. freq. di scavigghiatu.

Scavigghiatu. add. Da scavigliare: scavigliato. || Schiavato. || fig. Disordinato, sregolato: stravolto. || Stravagante: balzano (Da scapigghiatu V.).

Scavigghiatuni. accr. di scavigghiatu.

Scavigghiatura. s. f. Qualità di ciò che è stravagante: stravaganza. || Fantasticare. || Disordine, sconficcamento, stravolgimento: stravoltura.

Scavigghiaturi. V. cavillusu.

Scavigna. s. f. Caparbieria: caparbiaggine.

Scavina. s. f. Copertura di letto di panno grosso: schiavina.

Scavottu. add. e s. Brunetto, moretto.

Scavu. s. m. Lo scavare: scavo. || La parte scavata di qualche cosa: scavo. || Per schiavu V.

Scavuliari. v. a. freq. di scavari. V. scaliari. Come in ital. da voltare si fa voltolare ecc. || V. anco scrafuniari.

Scavuni. s. m. T. bot. Pianta simile al nasturzio, di larghe foglie, nasce spontanea nelle fontane, e passa per aperitiva ed antiscorbutica: sio. Sion L.

Scavunisca. Nella frase acchianaricci la scavunisca o lu scavuniscu, montar in collera: montar in bizza.

Scavuniscu. V. scavunisca.

Scàvusu. V. scàusu.

Scavuzza. V. mascaredda al § 2. || f. di scavuzzu.

Scavuzzari. v. a. Spargere in qua e in là, sparpagliare: sparnicciare.

Scavuzzu. V. schiavuzzu. || Sorta di grano che fa le spoglie nereggianti.

Scazza. s. f. T. mar. Intelajatura di legname nella quale è contenuto il piede dell’albero, come un maschio nel suo incastro: minchia dell’albero (Zan. Voc. Met.). || Pezzo di legno che mettesi a piè degli alberi della nave: scassa.

Scazzetta. s. f. Spezie di berretto da uomo, che si usa per lo più per casa: papalina. || E quello che si porta anco fuori e in varie fogge.

Scazziddu. add. Piccolo di statura: cazzatello. || Dicesi anco di cosa piccola.