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ARC — 72 — ARE


Arcisicuru. add. Più che sicuro: arcisicuro.

Arcistupennu. add. Più che stupendo: arcistupendo.

Arcisullenni. add. Più che solenne: arcisolenne.

Arciuni. s. m. Quella parte della sella e dei basti fatta a guisa di arco: arcione (Mort. e l’An. Cat.).

Arciunarisi. v. intr. Affaccendarsi per trovar modo di procacciare: stuzzicar i ferruzzi, acciapinarsi, acciaccinare, ciacciare. || Studiarsi procurar un onesto modo di vivere: rigirarsi.

Arcivariu. V. archivista.

Arciveru. add. Verissimo: arcivero.

Arciviscuvatu. s. m. Dignità suprema di chiesa metropolitana, luogo dove l’arcivescovo ha giurisdizione, e l’abitazione di esso: arcivescovado. || Era anco il carcere dentro il medesimo palazzo arcivescovile destinato agl’inquisiti ecclesiastici.

Arciviscuvili. add. Appartenente ad arcivescovo: arcivescovile.

Arcivìscuvu. s. m. Quegli che ha la dignità dell’arcivescovado: arcivescovo.

Arcivu. V. archiviu.

Arconaci. V. branca-ursina.

Arcova. s. f. Il luogo separato da un arco quasi cameretta o dentro la camera, ad uso di mettervi il letto: alcova, arcova.

Arcu. s. m. Parte di un cerchio, e quindi di ogni cosa a similitudine: arco; il pl. soventi è àrcura a modo che l’usavan gli antichi italiani àrcora (Villani). || Era un’arma da cacciar frecce: arco. || arcu di battiri, strumento alla cui estremità sta tesa una corda simile all’arco del violino: arco del cappellajo. || Quell’archetto di pelo che è sopra l’occhio: arco delle ciglia. || Quello strumento che corredato di setole serve a sonar il violino: arco. || arcu triunfali: arco trionfale. Sontuoso edificio ad arco, onde onorare la entrata di un trionfatore. || Quell’arco a somiglianza di ponte tra una casa e l’altra, sopra la via: cavalcavia, che alle volte è per passaggio, alle volte per solo sostegno. || ad arcu: modo avv. ad arco, arcuato. || archi-archi: modo avv. arcovato, tutto archi. || arcu di Diu o di Nuè V. arcubbalenu. || manciarisi l’arcu. V. fogghia. Qui però arcu sta per arca ossia alga.

Arcubbalenu. s. m. Quell’arco di più colori che in tempo di pioggia apparisce nell’aria rincontro al sole: arcobaleno, arco celeste, iride.

Arcuddu. V. archiceddu.

Àrcula. V. àquila.

Arcuni. s. m. accr. di arcu: arcone e dicesi del principale arco del tempio.

Arcutravu. V. architravu.

Ardentementi. avv. Con ardore: ardentemente.

Ardenti. add. Che arde: ardente. || met. Eccessivo, veemente: ardente. || Detto di cavallo, focoso, impetuoso: ardente. || Detto di uomo, animoso, desideroso: ardente. || Piccante, acre: ardente. || Frizzante. Sup. ardentissimu: ardentissimo.

Ardentissimamenti. avv. sup. Con grande ardore: ardentissimamente.

Ardenza. s. f. Ardore, più momentaneo o più vivace: propr. e fig. ardenza.

Ardichella o Lardichella. V. riticedda.

Ardìcula, Ardìcula fimminedda o cu li spini. s. f. T. bot. Pianta selvatica, di stelo e foglie pungenti: ortica. Urtica urens L. || essiri cunusciutu comu l’ardicula: esser conosciuto come l’ortica, quando le tristizie di alcuno son conosciute. || ardicula fimminedda cu li rappi e fogghi granni. Urtica dioica L. || ardicula masculidda o cu li cuculiddi: forse lappola. Urtica pilulifera; comune nelle strade e fra le macerie.

Ardiculiari. v. intr. Far prudore come l’ortica. || Per ardere.

Ardigghiuni. s. m. Ferruzzo appuntato che è nella fibbia: ardiglione.

Ardila marina. V. ogghiu a mari.

Ardimentu. s. m. È meno forte di ardire, è forza richiesta dall’occorrenza: ardimento.

Ardintimintusu. add. Che ha ardimento: ardimentoso.

Ardinticchiu e Ardintuliddu. dim. di ardenti: ardentetto, ardentello.

Ardintuni. add. accr. di ardenti: ardentissimo. || Met. Desiderosissimo.

Àrdiri. v. intr. e può farsi att. (Tomm. D.) L’azione del fuoco sulla cosa accesa: ardere. || met. Accender di desiderio d’una cosa: ardere. || E riferito a passione ecc. esser commosso ed agitato, morir di voglia: ardere. || Spandere gran calore: infuocare o anco ardere. || Esser innamorato: ardere. || Quell’affetto che fanno le materie di virtù corrosiva o diseccativa in sull’ulcere: mordicare. || Prov. quannu la casa di lu to vicinu ardi, lu to mali è vicinu: quando brucia nel vicinato, porta l’acqua a casa tua. P. pass. arsu e ardutu: arso.

Ardìri. v. intr. Aver ardire: ardire. || intr. pass. Ardirsi.

Ardiri. s. m. Sicurezza d’animo nel fare senza timore, meno dell’audacia: ardire. || Ardire, siccome ardimento e arditezza quando son messi in mala parte valgono: audacia o anco temerità.

Arditamenti. avv. Con ardire: arditamente.

Arditina. s. f. L’ardere: arsione.

Arditissimamenti. avv. sup. Con molto ardire: arditissimamente.

Arditizza. s. f. Ardire, e differisce in quanto arditezza può denotare qualità abituale, ardire piuttosto l’atto. Ove si tratti della espressione esterna dell’ardire, meglio arditezza, dell’animo, del volto, della fronte.

Arditu. add. Che ha arditezza o ardire: ardito. Sup. arditissimu: arditissimo.

Ardituliddu. add. dim. di arditu: arditello.

Arduamenti. avv. Con arduità: arduamente.

Arduità. s. f. Astratto di arduu: arduità.

Arduri. s. m. L’azione del fuoco continuamente sulla cosa accesa: ardore. || met. Desiderio intenso: ardore.

Ardutu. V. arsu.

Àrduu. add. Per l’ertezza o ripidezza, di difficoltà o altri ostacoli del terreno, difficile a salire o ad andare: arduo. || met. Detto di altre cose anco immateriali: arduo. Sup. arduissimu: arduissimo.

Arèddara o Èddira. s. f. T. bot. Pianta sempre verde, che si avviticchia dovunque: ellera, edera Hedera helise L.

Aremi. s. m. Uno de’ quattro semi delle carte