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SIN — 933 — SIR


l’usan i segatori per intingervi il filo con cui segnan le linee sulle tavole da segare: sinòpia, senòpia.

Sinòvia. s. f. T. med. Viscido che serve a lubricare le articolazioni del corpo: sinòpia.

Sinsigghiu. V. sinzigghiu.

Sintassi. s. f. T. gramm. Collegazione e disposizione delle parti del discorso secondo le regole: sintassi.

Sintenza, Sintenzia. s. f. Decisione di lite pronunziata dal giudice: sentenza, sentenzia. || Per sim. Decisione o soluzione di un dubbio: sentenza. || Opinione, parere: sentenza. || Maledizione, imprecazione. || Motto breve, acuto, approvato comunemente per vero: sentenza. || Giudizio pronunziato da chicchessia: sentenza. || sputari sintenzi, profferir sentenze o detti sentenziosi affettando gravità o sapere: sputar sentenza. || sintenza, signuri! modo di imprecar vendetta contro altrui, maledizione.

Sinteri. (Menina) s. m. Terreno un po’ rilevato che spartisce, o chiude i campi; simile alla ràsula V.: cisale.

Sintimentu. s. m. Senso interno, potenza e facoltà di sentire: sentimento. || Intelletto, senno: sentimento. || Consentimento: sentimento. || Concetto, pensiero, opinione: sentimento. || Affetto: sentimento. || Diligenza, attenzione: sentimento. || cu tutti li sintimenti, attentamente: con ogni sentimento (Giuliani ha: ve lo dico di sentimento). || Prov. quantu va lu sintimentu nun ci vannu li dinari, è chiaro e bello.

Sintimentali. add. Che spira sentimento; o che esprime una passionata e indefinita tristezza: malincònico.

Sintimintusu. V. giudiziusu.

Sintimintuzzu. dim. di sintimentu: sentimentuzzo.

Sintina. s. f. Fondo o fogna della nave: sentina. || La terra e tutte le fecce che portan seco i fiumi crescenti: torba. || Fogna, ass.: sentina. || Mota, loto, brago. || met. Ogni ricettacolo sì di brutture materiali come di morali: sentina, torba. || Uomini che son feccia della società: torba (Fanf. Voci ecc. d. parlar fior.).

Sintinedda, Sintinella. s. f. Soldato che fa la guardia: sentinella. || fari la sintinella, far la guardia: far la sentinella. E per sim., stare fermo in un luogo in attenzione di checchessia: far la sentinella.

Sintinziari. v. a. Dar sentenza, condannare, giudicare: sentenziare. P. pass. sintinziatu: sentenziato.

Sintinziazza. pegg. di sintenza: sentenziaccia.

Sintinziedda. dim. di sintenza: sentenziuola.

Sintinziusamenti. avv. Con modo sentenzioso: sentenziosamente. || Saviamente: sentenziosamente.

Sintinziusu. add. Pieno di sentenze: sentenzioso. Sup. sintinziusissimu: sentenziosissimo.

Sintireddu. (Menina) V. sintèri.

Sintiri. V. sèntiri.

Sintiruni. s. m. Via campestre, per lo più ai confini di un campo: sentiere.

Sintitu. add. (Pasq.). Scaltrito: assentito.

Sintòmu. s. m. Accidente prodotto da una malattia, e dal quale si trae qualche conseguenza: sìntomo. || Accidente o circostanza che accompagni qualsivoglia altra cosa: sìntomo. || Svenimento, deliquio: accidente.

Sintumaticu. add. Appartenente a sintomo: sintomàtico.

Sintura, Sinturi. V. senturi.

Sintutu. add. Da sentire: sentito (Nerucci ha: sentuto).

Sinu. s. m. Golfo: seno.

Sinu. prep. Fino, infino: sinu a la fini, modo di esprimere il desiderio che la cosa vada come è cominciata: fin alla fine. || sinu chi: fin che, sin che.

Sinuusità. s. f. Qualità di ciò che è sinuoso: sinuosità.

Sinuusu. add. Che fa seno, curvo: sinuoso.

Sinzaleddu. dim. di senzali: sensaluccio.

Sinzatamenti. avv. Sensibilmente: sensatamente. || Con giudizio: sensatamente. || Con serietà: Sensatamente.

Sinzatìzza. s. f. Saviezza, senno: sensatezza.

Sinzatu. add. Sensibile: sensato. || Saggio, giudizioso: sensato. Sup. sinzatissimu: sensatissimo.

Sinzazzioni. s. f. Moto dell’animo prodotto dalla impressione che fanno sui nervi le cose di fuori a quelle che stanno dentro di noi: sensazione.

Sinzazziunedda. dim. di sinsazzioni.

Sinzeru. V. sanzeru. || Integro.

Sinzibbili. add. Atto a comprendersi dall’anima col mezzo de’ sensi: sensibile. || Atto a sentire: sensibile. || Che riceve facilmente le impressioni: sensibile, sensitivo. || Che facilmente colpisce i nostri sensi: sensibile.

Sinzibbilità. s. f. Qualità per cui un soggetto è capace di ricevere le impressioni de’ sensi: sensibilità.

Sinzibbilmenti. avv. Col senso, in modo che cada sotto i sensi: sensibilmente.

Sinzigghiu. add. V. sanzeru. || Integro. || Robusto: aitante. || Semplice.

Sinziparu. s. m. Aromato di sapore simile al pepe: zenzero.

Sipala. s. f. Chiudenda o riparo di pruni, sterpi o altro fatto attorno un campo: siepe, siepaglia. || Pianta da siepi, simile al ficodindia domestico. Anzi in Messina dicono sipala alla pala del ficodindia (A. V. ital. sepala).

Sipalata. s. f. Tutta la siepe stessa che chiuda un campo.

Sipàriu. s. m. Tendone dipinto che si cala e si alza dinanzi al palco scenico del teatro: sipàrio.

Sipilliri. V. sepelliri.

Sipitu. V. sciapitu.

Sippiddizza. V. sappiddizza.

Sippilliri. V. sepelliri (Pitrè).

Siquela. V. sequela.

Siquiri, Siquitari. v. a. Seguire: seguitare. || Venire in conseguenza, procedere: seguitare. || Continuare: seguitare, badare. p. e. Pietro lo garriva, e l’altro badava a scarabocchiare. || Prov. cu’ seguita vinci: chi la dura la vince. P. pass. siquitatu: seguitato.

Sira. s. f. L’estrema parte del giorno e la prima della notte: sera. || Notte: sera. || prima sira, la sera appena cominciata: prima sera. || ultima sira, per antonomasia la sera dell’ultimo giorno di carnovale. || sira pri sira, ogni