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SIN — 932 — SIN


puntate, dentate; le superiori intere; i fiori gialli, piccoli, a spiga rara, le silique lisce: sènape, senapa. Sinapis nigra L. || – sarvaggia: senape bianca. Sinapis alba L.

Sinapìsimu. s. m. Pasta di semi di senape, mista con lievito, sale ed aceto, che si applica a’ piedi per richiamare in quella parte l’umore morboso: senapismo. || T. bot. V. sinapa.

Sinaschi. Nella frase fari lu sinaschi, ricalcitrare.

Sinava. s. f. Rozza gonnella.

Sinceramenti. avv. Con sincerità: sinceramente.

Sincerità, Sinceritati. s. f. L’esser sincero, qualità di ciò che è sincero: sincerità, sinceritade, sinceritate. || Genuinità, opposta a falsità: sincerità.

Sinceru. add. Schietto, puro, senza finzione od artifizio: sincero. || Non imbastardito: sincero. || Pretto. Sup. sincirissimu: sincerissimo.

Sincirari. v. a. Giustificare: sincerare. || rifl. a. Chiarirsi di checchessia: sincerarsi. P. pass. sinciratu: sincerato.

Sinciritati. V. sincerità.

Sinciruni. accr. di sinceru.

Sìncupa. s. f. Subita diminuzione delle azioni vitali, e smarrimento di spiriti: sìncope, sìncopa.

Sincupali. add. Di o da sincope: sincopale.

Sincupari. V. assimpicari.

Sìndacu. V. sinnacu.

Sindicari. V. sinnacari.

Sincu. V. cincu. Così in Nicosia.

Sinfonìa, Sinfunìa. s. f. Armonia e concerto di strumenti musicali: sinfonìa. || Quel pezzo di musica con cui si apre un’opera teatrale: sinfonìa.

Singa. V. linia. || Orma, vestigio: segno. || tirari ’na singa, andar sollecitamente da un punto all’altro.

Singaliari. v. a. Far qualche segno, contrassegnare, notare: segnare. || Far uno sfregio, un taglio: sfregiare. || rifl. pron. Tener a mente un torto, per poi vendicarlo: legarsela al dito. O anco rammentarsi di un beneficio, per esserne grato.

Singaliata. s. f. Il segnare, lo sfregiare.

Singaliatu. add. Segnata. || Si dice di chi ha qualche difetto corporale: segnato. Onde il prov. ci dissi lu signuri a s. Ciuvanni, di li singaliati guardatinni, è uno de’ tanti bestiali pregiudizi: guardati dai segnati da Cristo.

Singamentu. s. m. Il segnare: segnamento.

Singari. v. a. T. pitt. Disegnare, far segni o linee per accennare la figura che si vuol dipingere, scolpire ecc.: segnare. || Notare. || Contrassegnare: segnare. || V. singaliari. P. pass.

Singata. V. singamentu.

Singaturi. s. m. T. art. Strumento di varie forme che serve per imprimere sulle materie che si adoperano quel segno che dia norma nell’operare: segnatojo. || T. legn. Asse quadrata, con un regoletto in mezzo, il quale ha in cima una punta in ferro, che scorrendo segna linee parallele al margine: graffietto. || T. pitt. Ferruccio che in una estremità ha un gancio per segnare: righetto.

Singu. s. m. Segno. || Sorta di stratite fine, molle, un po’ verde, la quale serve a’ sartori per segnare sulla stoffa: lardite, pietra da sarti. || Segno rosso che lascia sulla pelle una cintura stretta: scigrigna, risega (Rigutini).

Singulari. add. Particolare: singulare, singolare. || Eccellente, raro, unico: singulare. || T. gramm. Il numero che indica una cosa sola: singolare. Sup. singularissimu: singularissimo.

Singularità. s. f. Particolarità: singularità, singolarità, singolaritade, singolaritate. || Eccellenza, rarità: singolarità. || Il volersi rendere o reputarsi singolare: singolarità.

Singularizzari. v. a. Ridurre in singulare: singularizzare. || intr. pass. Farsi singolare, uscire della comune: singolarizzare.

Singularmenti. avv. Con singularità: singularmente, singolarmente.

Sìngulu. add. Ciascuno di per sè: sìngolo. || di singulu ’n singulu, posto avv., singolarmente: per singolo. || V. sengulu.

Singuni. s. m. Segno che lascia sulla pelle o una frustata o una legatura troppo stretta: scigrigna.

Sini. Paragoge di sì. Anco in Toscana sie per . E Bene ha: sine.

Siniari. V. seniari.

Siniscalcatu. s. m. Ufficio del siniscalco: siniscalcato.

Siniscalcu. add. Maggiordomo, o maestro di casa, ed anche quegli che ha la cura della mensa: siniscalco.

Sinistra. s. f. Mano o parte opposta alla destra: sinistra.

Sinistramenti. avv. Con sinistro modo: sinistramente.

Sinistru. add. Che è dalla parte sinistra: sinistro. || Cattivo, dannoso: sinistro.

Sinistru. s. m. Disgrazia, accidente infausto: sinistro.

Sinnacamentu. s. m. Il sindacare: sindacamento.

Sinnacari. v. a. Riveder altrui il conto sottilmente e per la minuta: sindacare, sindicare || fig. Censurare, biasimare: sindacare. P. pass. sinnacatu: sindacato, sindicato.

Sinnacata. V. sinnacamentu.

Sinnacatu. s. m. Rendimento di conto, e quella liberazione che poi del rendimento di conto e la dimostrazione della buona amministrazione ottengono da’ superiori coloro che hanno amministrato faccende pubbliche: sindacato. || L’uffizio di sindaco e la sua durata: sindacato.

Sinnacaturi. verb. m. Chi sindaca: sindaco. || V. sinnacu.

Sinnaccu. V. succannu.

Sìnnacu. s. m. Colui che rivede i conti: sìndaco. || Il capo dell’amministrazione comunale: sindaco. || Colui che è deputato a riveder le ragioni di un mercante fallito: sindaco. || Censore: sindaco.

Sinnatu. V. assinnatu.

Sinniari. v. intr. Far senno, o far l’assennato: senneggiare (S. Salomone-Marino).

Sinnicari. V. sinnacari.

Sinodu. s. m. Congregazione, concilio di ecclesiastici: sìnodo (m. e f.).

Sinònimu. s. m. e add. Che ha la stessa significazione: sinònimo.

Sinòpia. s. f. Terra rossa che serve a tingere;