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SIS | — 936 — | SMA |
tiene nel trattare le materie: sistema. || Costume, abitudine. || Ordine, regola.
Sistemari. v. a. Dar ordine ed assetto ad alcuna cosa: sistemare, ravviare. || Dar sesto ed ordine alle cose proprie: sistemarsi (Fanf. Voci ecc. d. parlar fior.). P. pass. sistematu. sistemato, ravviato.
Sistematicamenti. avv. Con modo sistemato: sistematicamente. || Ordinatamente.
Sistemàticu. add. Che ha un sistema: sistematico. || Regolato: ordinato.
Sistiari. v. a. Disporre con ordine vigne, alberi ecc. situandoli ad uguale distanza: ordinare. || T. sart. Segnare colla loro pietra il disegno sulla stoffa. || Far le guide normali per poi fare un intonaco (V. sesti). P. pass. sistiatu: ordinato.
Sistru. s. m. Strumento musicale antico di metallo, e più recentemente era quello formato da una piccola serie di campanelli: sistro. || Quel triangolo sonoro di acciaio, su cui si batte con una verghetta pure d’acciaio: sistro.
Sita. s. f. Filo prezioso prodotto da’ bachi da seta: seta. || Drappo fatto di seta: seta. || – a pilu, specie di orsojo: pelo.
Sitarìa. s. f. Nome collettivo che abbraccia i diversi generi di seta: seteria.
Sitària. s. f. T. bot. Pianta i cui fiori svolgono de’ filamenti simili alla seta, che si disperdon poi al vento: seta vegetabile. Gomphocarpus fruticosus L. O Asclepias fruticosa L.
Sitaru. s. m. Colui che lavora la seta e la vende: setajuolo.
Siti. s. f. Voglia di bere: sete. || Brama di checchessia: sete. || sugnu ’ntall’acqua e mi moru di siti, il non potersi valere di cosa necessaria e vicina; come gli operai che fanno la roba e vanno nudi! e ciò finchè il lavoro non sarà emancipato dal capitale. || nn’havi ad aviri siti, avrà da fatigare: e’ ci sarà da ugnere.
Sittanta. s. m. e add. Nome numerale di sette decine: settanta.
Sittantesimu. add. Nome numerale ordinativo di settanta: settantèsimo.
Sittantina. s. f. Quantità di settanta: settantina.
Sittantinedda. dim. di sittantina.
Sittantineddu. dim. di sittantinu.
Sittantinu. add. Di settant’anni: settuagenario. || Spezie di chiodi lunghi.
Sittembri. V. settembri.
Sittimana. V. settimana.
Sittimbrinu. add. Di settembre: settembrino.
Sittina. s. f. Quantità numerata che arriva alla somma di sette: settina.
Situ. s. m. Luogo, positura: sito.
Situamentu. s. m. Il situare: situamento.
Situari. v. a. Porre in sito: situare. || Collocare, allogare. || Acconciarsi, mettersi bene o male. || comu si situatu? per rimproverare o sgridare alcuno, quasi dire, ma come sei fatto? P. pass. situatu: situato.
Situazzioni. s. f. Il situare, sito: situazione. || Collocamento. || Condizione, stato: situazione.
Situliari. v. a. Fregare, stropicciare i caratteri di stampa per pulirli: setolare.
Situlusu. add. Pieno di setole: setoloso, setoluto.
Situna. accr. di siti.
Sivarìa. V. sivusarìa.
Sivu. s. m. Grasso di alcuni animali, che serve per far candele, e per altri usi: sevo, sego. || scularicci lu sivu, non aver punto grazia nè simpatia, sia nell’aspetto che nel parlare. || fitiricci lu coddu di sivu, trovarsi in cimento di essere appiccato.
Sivusarìa. V. grivianza: sgraziataggine, smancerìa.
Sivuseddu. dim. di sivusu: sgraziatello, svenevoluccio.
Sivusu. add. V. greviu. Svenevole, sguajato: sgraziato. || Che ha del sego, impiastricciato di sego: segoso. Sup. sivusissimu: segosissimo.
Sivusuni. accr. di sivusu.
Sizziu. Nella frase dari sizziu: dar briga. || fari diri sizziu, far sentire estremo dolore. || moriri ’n sizziu, languire (dalla parola sitio che disse G. C. morente).
Slabbrari. V. sdillabbrari.
Slanciarisi. v. rifl. a. Scagliarsi: slanciarsi.
Slanciu. s. m. Lancio, salto: slàncio. || Moto di passione: èmpito, scatto.
Slargari. V. allargari e derivati.
Slattamentu. s. m. Lo slattare: slattamento.
Slattari. V. smammari: slattare. || V. sdillattari.
Slaudari. v. a. Sprezzare (Mal.).
Slazzarari. v. intr. Cavare, metter fuori: slazzerare. Originato dal Lazare, veni foras di G. Cristo.
Slazzari. v. a. Contrario di allacciare: slacciare.
Sleali. add. Che manca di lealtà: sleale.
Slealtà, Slialtà. s. f. Il mancar di lealtà: slealtà.
Sliari, Sligari. v. a. Sciogliere: slegare.
Slippari. v. a. Cavar il muschio (Mal.).
Sliquitarisi. v. rifl. a. Ridursi liquido: liquefarsi, struggersi. || Aver estremo desiderio di checchessia: struggersi.
Slitta. s. f. Spezie di traino senza ruote per esser tirato sui ghiacci: slitta.
Slugari. v. a. Levare dal suo luogo: slogare. || intr. pron. dell’uscire che fanno le ossa dalle loro cavità: slogarsi. P. pass. slugatu: slogato.
Slugata. s. f. Lo slogare o slogarsi: slogamento.
Slugatura. s. f. Lo slogarsi delle ossa: slogatura.
Sluggiamentu. s. m. Lo sloggiare.
Sluggiari. v. a. e intr. Abbandonar o far abbandonar un’abitazione: sloggiare. P. pass. sluggiatu: sloggiato.
Slummari. v. a. Guastar i lombi: slombare. || rifl. a. Guastarsi i lombi: slombarsi. P. pass. slummatu: slombato.
Smaccari. v. a. Far chiaro, interpetrare: dichiarare, spianare. || Svergognare altrui scoprendogli i difetti: smaccare. || Sbeffare, dar la quadra. P. pass. smaccatu: dichiarato. || Smaccato, sbeffato.
Smacchiari. v. a. Tagliare il bosco: diboscare, smacchiare. || Levar la macchia: smacchiare. P. pass. smacchiatu: diboscato, smacchiato.
Smacchiata. s. f. Lo smacchiare: smacchiatura.
Smaccu. s. m. Svergogna, ingiuria: smacco. || Beffa. || Uccisione: macello.