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cuoprirsi, nè ricoverarsi, nè alimentarsi senza il concorso dell'industria de' suoi fratelli. Per forte, che supponiate un uomo, si diferiderebbe da uno solo, ma non già da una moltitudine d'uomini, quantunque di esso più deboli; ed il ricco ancora sarebbe meschino quando non cambiasse il suo oro coi lavori del povero.


§.II


Del Popolo, e della Società


D. Quale si è il risultato delle uguaglianze, ed ineguaglianze degli uomini?

R. Il risultato si è, che avendo gli uomini, come abbiamo detto, vicendevoli bisogni, nè potendo da se soli sussistere e vivere, furono per disposizione celeste ancora, costretti a vivere insieme, e a mettere in comune i loro mezzi, e le loro forze, onde l'uno nell'altro ritrovasse quello, che a lui stesso mancava, e da questa unione appunto si formò il Popolo.

D. Che cosa è il Popolo?

R. E' l'unione di tutti Cittadini, che compongono la Società.

D. Cosa è la Società?

R. E' l'unione degli uomini congregati affine di ajutarsi ne' loro bisogni.

D. La Società è ella una sola?

R. Una sola è la Società Universale, la quale

si