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R. Sono uguali, perchè sono dotati de' sensi medesimi, delle medesime facoltà di sentire, di pensare, di volere. Sono pure uguali ne' bisogni, nelle passioni, nell'amor di se stessi, e nel desiderio di procurarsi la propria conservazione, e la possibile felicità.
D. Come poi sono disuguali nelle loro facoltà?
R. In queste facoltà io intesi parlarvi delle disuguaglianze di corpo, e di spirito. Tutti gli uomini non hanno la medesima complessione, il medesimo temperamento, le stesse forze, gli stessi doni della favella, gli stessi talenti, e la medesima industria.
D. Da tale disuguaglianza, che ne deriva?
R. Che gli uomini hanno gli uni degli altri bisogno.
D. E perchè hanno gli uni, degli altri bisogno?
R. Perchè non v'ha alcuno, che in Società sia sufficente a se stesso; non v'ha alcuno, che possa viver da se, nè v'ha alcuno, che possa rendersi felice, se altri non concorrono a renderlo tale.
D. Spiegatevi un poco meglio.
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