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Nuove comunicazioni per mezzo di Ca-
nali, di Bastimenti a vapore, di
Strade e Ponti di ferro.
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apertura del tronco della strada ferrata ferdinandea
da milano a treviglio il dì 15 febbrajo 1846.
Finalmente abbiamo potuto assistere ad una festa da ben lungo tempo desiderata, finalmente vediamo, trascinandosi dietro pesanti convogli, scorrere le locomotive su quelle rotaje che quasi temevamo avessero ad irrugginire inoperose, finalmente anche Milano incomincia a stendere una mano verso Venezia, mentre la sezione veneta della strada ferrata Ferdinandea è quasi per metà compiuta, per cui in pochi istanti dalla elegante Vicenza, dall’antica Padova si giunge alla superba regina dell’Adriatico, la quale trovasi ora congiunta alla terra ferma mediante uno dei più meravigliosi ponti che sieno mai stati costruiti.
All’una pomeridiana giunse alla stazione provvisoria fuori di Porta Tosa S. A. I. R. l’Arciduca Vicerè coi serenissimi Arciduchi suoi figli, accompagnati dalle principali autorità, e l’illustre corteggio ascese in apposito vagone, mentre forse altre seicento persone, trovavansi già collocate in altri diciassette vagoni, e circa ottocento erano disposte in una loggia provvisoria nel recinto della stazione. Fra i suoni festivi delle bande militari, fra le grida giulive del popolo che si accalcava tutto all’intorno nelle vie, nei campi, sugli alberi, sui muricciuoli, fino sui tetti delle case, il maestoso convoglio si pose in movimento trascinato dalle due locomotive l’Alciato e l’Ariberto, uscite dalle