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Memoriale di Paolo dello Mastro 97

più. Sentenno noi che ce moria tanta gente, chiamammo lo caporione de Ponte che era Pavolo dello Scutto,n 1 et era nostro vicino, e con molti altri cittadini et annammone in nello luoco, e fu dato ordine collo castellano de Castiello che serrasse la porta dello brunzo, acciocché non ce entrasse più persona nello ponte; e llo caporione con doi manescalchi e con molti altri gioveni de Ponte li parammo allo salire dello ponte, acciochè persona non passasse de là, e poi scostamo li corpi morti dalla strada, et ammontonamolli de là e de qua della via, e così facemmo sfollare la gente che era dentro nello ponte che erano pieni tutti li zoni dello ponte e quelli archi per tal modo che cascavano in fiume a lloro despetto; et essenno sfollati lo ponte, pigliammo li corpi muorti e portammoli tutti in Sto Cielso, et io Pavolo ne aiutai a portare circa a dodeci. Là se vedea la granne crudeltà, a vedere in uno cento settantadoi corpi muortì, e chi piangea patre, chi figlio, chi frate, che veramente parea uno inferno; et annavano con le cannele in mano cercando sopra quelli morti e chi trovava fratello, chi figlio, chi sorella, e raddoppiavano li pianti e lle strille che era la maiure crudeltà che mai fusse veduta, e durao questo per infino a mezzanotte. A mezzanotte lo papa mannao sei carri tre volte, che furono decidotto carri, e felli portare a Campo Santo, e li stettero tutta la domenica seguente, che non volea che fossero sepelliti, acciocché li loro se lì riconoscessero; e furono quelli decidotto carri cento ventotto, cioè .c°xxviii. corpi, e sei ne furono portati alla Minerva, lo resto per infino a cento settantadoi fumo seppelliti in Sto Cielso; e la più parte delli detti muorti fumo gioveni gagliardi e femine ultimite,n 2 pochi vecchi e poche creature; e lli vestimenti delli detti morti fuorono messi in una camera in Sto Cielso e furono dati in guardia a Benedetto mio patre; e molti annavano cercanno li loro che non sapevano se era morto o vivo, perché erano sperduti l’uno dall’altro, e veniano a cercare li panni e li trovavano la certezza, perché se era muorto,n 3 e trovanno le veste overo giupparello overo qualche cose delle soi siche sapea s’era morto o no; e così finiero li detti morti, a cui Dio l’aia misericordia. La condicione dello giubileo fu questa, che nello principio e nella fine fu fatto assai bene, l’arti che fero assai denari fuoro questi, cioè la prima di banchieri e lli spetiali e pentori di

  1. BHI Sarto
  2. CDFF' femine ultimate; BHI femine; F femine ultimamente
  3. A muoto

    cagione della disgrazia; il Platina, Opus de vitis ac gestis summomm pontificum ad Sixtum IV deductum, Venetiis, 1479, p. 713, dice lo stesao. Il Pastor, op. cit. I, 331, nota 1, ha trovato una simile notizia nel cod. Regina 2076, e. 535 (bibl. Vaticana).