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366 C. Manfroni

vano in altre lettere posteriori pregando il granduca di mandare, se non tutte le galere, almeno alcune e specialmente la capitana, ed esponevano con molto calore a Cosimo le tristi condizioni in cui essi si trovavano, fra don Giovanni che insisteva per aver le navi, ed i Veneziani che pigliavano ombra e sospetto d’un mutamento di politica.

Ma prima che Cosimo rispondesse, in un conclave dei più brevi che la storia ricordi, già il nuovo pontefice era eletto nella persona di Ugo Boncompagni, che prese il nome di Gregorio XIII (13 maggio)1.

Il nuovo eletto, tutto favorevole alla lega come il suo predecessore, richiamò il Colonna che era a poche miglia da Roma, lo confermò nel comando generale deiTarmata pontificia e s’affrettò a rimandarlo a Gaeta. Nel tempo stesso (due giorni soltanto dopo la sua elezione), per calmare le impazienze di don Giovanni (se vere o simulate vedremo tra breve), gli scriveva la seguente lettera, assicurandolo delle sue ottime disposizioni in pro della lega e dandogli notizia della conferma di M. Antonio nel generalato2:


Dilecto filio nobili viro Ioanni ab Austria totius classis confederationis principum christianorum praefecto et capitaneo generali.

In hoc summi apostolatus onere, omnium onerum gravissimo, cui nos subiicere placuit, divinae voluntatì eidem Deo intimo e cordegratias agimus quod summam nobis voluntatem sit elargitus publice privatìmque eius Ecclesiae serviendi quodquead tuendam communem causam, quae hoc sanctissimo foedere maxime continetur, nos in dies magis magìsque ardentiores efficiat. Quod quidem nostrum desiderium voluimus tuae nobilitati potissiroum significare per dilec-

    menzione di questa promessa: osservo però che una delle lettere da lui pubblicate è incompleta, ed è probabile che il raccoglitore abbia, e forse non a caso, omesso questo periodo.

  1. Sereno, loc. cit.: «In termine di dieci ore dipoi che furon «t rinchiusi con comune applauso di tutti crearono pontefice Ugo Boncompagni . . . essendo durata la sede vacante tredici giorni soli».
  2. Theiner, op. cit. p. 67.