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368 C. Manfroni

sbarcare a Pozzuoli i fanti di don Gartia, ed a rimandare una parte almeno delle galere offerte dal Granvelle.

Ecco la lettera (prima di quest’anno 1572 e prima della serie contenuta nel volume 3439) scritta dal Colonna a Gregorio XIII.


[I]           Sanctissimo e Beatissimo Padre,

Gionto qui, trovai dodici galere di quelle di Napoli, venute per imbarcar la infanteria de la Santità Vostra, et havendo inteso che le cinque di Fiorenza venivano, mi parve aspettarle, poichè con esse cessano alcune difficoltà che, senza, occorrevano, come scrissi al cardinale Colonna et rimandai quattro delle dette dodici, perchè vi conducesse la ciurma, per finir di armar quelle della Santità Vostra in Napoli, donde ho lettere del commissario che tutte due sono bene ad ordine. Hora essendo venuto don Gartia di Toledo con le dette cinque di Firenze, è parso convenevole che lo conducessero a Pozzolo, che con esso venivano imbarazzate, e tornate subito; così anche si sono imbarcati i soldati, li quali si sono trattenuti in questi convicini senza nessun disordine; lodato Dio: io parto con loro et se il card, di Granvela lassarà venir nove de le dette dodici, come io credo, essendo minor numero di quello ch*era già destinato a quest’effetto, con esse e con le due di V. S et le cinque di Firenze, che saranno in tutte sedici andaremo bene, nè mi tratterò in Napoli, se ben scriveno che ’l marchese di Santa Croce sarìa in ordine col resto di quelle del suo carico per partir martedì a .xxvii. et, gionti a Messina, queste genti sono tali che il sig. don Giovanni havrà caro c’abbiamo le istesse galere per condurle o provederà d’altre quando tardassero le sette del granduca di Toscana, et non mi essendo comandato da la S. V. altro in contrario, mi governerò come ho detto et di passo in passo ne darò ragguaglio a V. B. a la quale humilmente baso il smo piede.

Di Gaeta a 24 di maggio .mdlxxi.

Segue di pugno di M. Antonio:

Scrissi al cardinale di Granvela in conformità et mi risponde quello che la Santità Vostra vedrà, per modo che spero senza dilazione ci andaremo a congionger col serenissimo D. Giovanni essendovi galere a bastanza et in ogni modo è bene che venghino le altre del granduca che sono al soldo di V. Santità.

Hmo et fidmo sudito et servo

M. Antonio Colonna.