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Vita e diario di Paolo Alaleone 37

notare le forme esterne del cerimoniale, trascura affatto qualunque ricerca di natura più intima.

Gl’ingressi solenni d’ambasciatori e di grandi personaggi si somigliano talmente tra loro che astrazion fatta dai nomi delle persone e delle vie, dal numero delle carrozze e dei cavalieri, quando se ne abbia letto un solo, si può considerare d’averli letti tutti.

Per quanto sia modesta la messe di notizie importanti, che ho ricavato dalla faticata lettura di così voluminoso diario, esso, lo ripeto, non è privo d’interesse per la storia di Roma specialmente, e delle tre legazioni suaccennate. Un sunto, un estratto di tutte le notizie storiche in esso diario contenute sarebbe opera lunga e faticosa, ma tuttavia, credo, fonte non trascurabile per chi si volesse occupare della storia pontificia nel xvi e nel XVII secolo.


IX.


I codici dell’Alaleone sono parecchi; uno è posseduto dal British Museum a Londra, gli altri, che io ho potuto trovare, sono tutti in Roma, sparsi nelle varie biblioteche: sono pressoché tutti del secolo successivo alla composizione del diario.

Un fatto molto importante da notarsi è che, mentre tutti questi codici sono forse copie fedeli del manoscritto autografo dell’Alaleone, perchè concordano perfettamente tra loro perfino negli errorinota, uno tra loro, il Barberiniano (XXXV, 58-63), fa eccezione, potendosi considerare come una seconda edizione del diario, riveduta e corretta.

Questo codice infatti, scritto con bellissima calligrafia, porta 1

  1. Per esempio i nomi sbagliati o scorrettamente scritti delle città attraversate nei suoi viaggi.