Pagina:Archivio storico italiano, serie 5, volume 7 (1891).djvu/185

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stre paleografo crede, che il codice sia stato scritto a Roma d’ordine dell’Inglese Wilfrid circa gli anni 670-680, ma esprime anche ragioni che potrebbero riportarlo ad un’età più recente. Sono degne specialmente d’attenzione le osservazioni preliminari che l’illustre Autore fa sul valore dei diversi mezzi per constatare l’età della scrittura e sulle difficoltà che ne nascono per l’imitazione di scritture antiquate da parte de’ calligrafi.

Lo studio crescente della storia della civiltà richiama sempre maggiormente l’attenzione sulle condizioni di questo ramo delle scienze. Finora fu trascurata da non pochi uomini serii e sobri, come campo prediletto di dilettanti e poligrafi superficiali, ma ora quegli si ravvedono; e uno dei più dotti e valenti rappresentanti di questa disciplina, il prof. Gothein di Bonn ricerca quali siano i problemi della storia della civiltà1. Secondo lui, essa è una scienza propria ed indipendente, quasi il più alto grado di congiunzione delle scienze relative ai singoli rami della coltura umana: come sarebbero quelle dello stato, della religione, dell’arte ecc. Dice che la storia della civiltà è la storia delle idee, e che essa deve dimostrare, come le idee importanti per l’umanità si prepararono, come e perchè furono sviluppate, ristrette modificate. La differenza di essa colla storia politica egli crede sì trovi in questo: che la storia della civiltà analizza le forze agenti per capare la loro essenza, mentre la storia politica cerca sinteticamente il prodotto delle diverse forze, dalle quali risultano i singoli avvenimenti.

Però molto ci vorrà prima che tutti concordano in queste idee.

Della storia dell’università di Bologna trattano il Leonhard nel suo libro L’università di Bologna nel medio evo2 e il Luschin–Ebengreuth, che nel saggio Fonti per la storia degli studenti tedeschi alle facoltà di leggi italiane3 parla dei documenti importanti, conservati nell’archivio arcivescovile e in quello di stato di Bologna.

Per la storia del commercio debbo aggiungere uno studio importante uscito nel 1888. Adolfo Schaube tratta del Consolato del mare4; istituzione esistente a Pisa, a Genova e a Montpellier, dove era una specie di dogana del porto, mentre in tutte le altre città si è sviluppata da un principio affatto diverso. La sua prima origine fu in Pisa; dove nelle lunghe e fiere lotte del secolo XIII fra i nobili e

  1. Gothein. Die Aufgaben der Kulturgeschichte, Leipzig 1889.
  2. Leonhard. Die Universität Bologna in Mittelalter. Leipzig 1889.
  3. Luschin-Ebengreuth. Quellen zur Geschichte deutscher Rechtshörer in Italien, Sitzungsberichte der Wiener Akademie, vol. 118, Vienna 1889.
  4. Schaube. Das Consulat des Meeres in Pisa. Nelle Staats- und socialwissenschaftliche Forschungen von Schmoller, vol. VIII, dispensa II, Leipizig, 1888.