Pagina:Archivio storico italiano, serie 3, volume 12 (1870).djvu/312

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18 delle antiche relazioni

surse dopo che un naviglio uscito di Ravenna e difeso in gran parte da nobili ravignani ebbe messi in fuga gli abitanti di Malamocco.

[Di alcune somiglianze fra Carlomagno e Napoleone]

VI. I Veneziani potrebbero dire tutta la loro istoria compresa fra i nomi dei due maggiori uomini dell’età di mezzo e della moderna: quello cioè di Carlomagno, che contrastando la loro crescente potenza cagionò la fondazione della loro città e della loro grandezza politica, e quello di Napoleone che tolse loro il libero reggimento con non più veduto esempio serbato per tanti secoli e fra tanto diverse fortune. E questo fatto, pel quale quasi fra due termini sta rinchiusa la storia di Venezia, ci fece assai meditare su quei due massimi uomini, e d’un pensiero in un altro ci parve di trovare alcune somiglianze fra loro.

Già e nel rinnovellato nome d’imperatore e nelle insegne imperiali, e più nell’assumere il Consolato il dì che segnava l’anno millesimo della incoronazione di Carlo, Napoleone mostrò di compiacersi imitandolo e ripetendolo in se medesimo, ma anche la fortuna sembra essersi, in tanta diversità di tempi, dilettata a metterlo ne’ medesimi casi.

E chi mai, leggendo che Carlomagno ha valicate le Alpi con l’oste de’ Franchi, ma allo scoprire le fortezze dei Longobardi che non vogliono dare il passo è quasi per rinunziare all’impresa finché ammaestrato di una novella via, entra in Italia e corre alla vittoria di Mortara, non ripensa a Napoleone fermo con l’oste francese dinanzi al forte di Bard che può render vano tutto il travaglio del viaggio, sinché scoperto il passo pel monte Albaredo entra esso pure in Italia e corre alla vittoria di Marengo?

Le pianure d’Italia, i campi della Germania li videro entrambi vincitori, e vinti entrambi la Spagna. la in questi particolari il parallelo non si può mantenere e