Pagina:Archivio storico italiano, serie 3, volume 12 (1870).djvu/465

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rassegna bibliografica 171

almeno il Luynes giurava che sarebbero pagate, come nota il Nunzio1; e veniva promesso che sarebbe data al cardinale Maurizio di Savoia la protezione di Francia in Roma. Il Nunzio ne scriveva: «Io per me non mi so risolvere a credere che di qua dicano davvero; perchè mi pai’e impossibile che il duca di Guisa fosse per soffrire questo affronto in persona del cardinale suo fratello; e, d’altra parte, che di qua si possano fidare in Roma d’un cardinale della Casa di Savoia. La qual Casa oggi è francese e domani spagnuola, o, il più del tempo almeno, francese e spagnuola insieme, così richiedendo gli interessi di quella Casa e la situazione de’ suoi stati; ma staremo a vedere»2. Pare che la proposta venisse fatta davvero al cardinale; ma in Torino la declinavano, perchè, osservava il duca, «al cardinale bisognerebbero di grandi entrate sicure»: parole quest’ultime che significavano molto in bocca di chi aveva tuttavia a ricevere la promessagli e pattuita pensione3; e se pure poco dipoi ci si tornava su, non c’era bensì alcuna probabilità che si avesse a recare ad effetto4. E nel luogo della protezione di Francia in Roma, il duca dimandava perii cardinale suo figlio che Roma lo nominasse invece suo Legato in Francia; della quale apertura il segretario di Stato dava conto al Nunzio con una spiritosissima lettera del 7 agosto 1520; che rasenta lo scherzo e quasi lo scherno5.

Così dunque erano condotte le cose dal Nunzio e dal Segretario di Stato; e il Bentivoglio avendo ad essere promosso cardinale, egli era entrato in qualche pratica per aver egli la comprotezione di Francia in Roma. Di ciò appunto tratta l’ultima sua lettera del IV volume, che si estende da quella in data del 4 dicembre 1619 (num. 1986), sino all’altra del 31 gennaio 1621 (num. 2628); ma tutto rimaneva in tronco

  1. Lett. 2358, del 9 luglio; a quella del 15 luglio (Num. 2368).
  2. Lett. 2378, del 29 luglio.
  3. Lett. 2411, dell’11 agosto.
  4. Lett. 2559, del 26 agosto. Il Nunzio torna a discorrere dell’offerta della protezione di Francia in Roma al cardinal di Savoia, nella lettera 2583, del 30 dicembre 1620.
  5. V. Lett. 2457, del 2 agosto 1620. Vol. 4.° pag. 397.