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DELLE FESTE E DEI GIUOCHI DEI GENOVESI


Dissertazione Prima.




Capitolo Primo.


Feste della Repubblica per vittorie, e per celebrazione o ricordo d’altri prosperi eventi. Ricompense ed onoranze a cittadini valorosi. Lo stendardo e l’ordine di San Giorgio. Accoglienze alle flotte vincitrici. San Bernardo è dichiarato patrono della Repubblica, e la B. Vergine ne è acclamata regina. Esultanze del popolo per la cacciata dei Tedeschi l’anno 1746.

Quando i nostri Comuni doveano festeggiare un qualche trionfo riportato in guerra, parea che l’allegrezza non dovesse avere confini; tanti e così diversi erano i modi pe’ quali il popolo pigliava parte alle feste. Di che ci offrono esempio in ispecie le corti bandite; le quali, a detta del Muratori, fra i giuochi degl’Italiani furono tenute in maggior credito, e loro divennero più famigliari. Era costume pertanto che a divulgare la notizia di tali feste si mandasse intorno pe’ vicini paesi un bando, o pubblico invito; e quindi a rallegrar le corti traessero in folla saltimbanchi e buffoni, ballerini da corda, musici, suonatori, istrioni, giocolieri ed altritali; per guisa che d’essi pigliavasi nota accurata, e quanto maggiore ne risultava il numero, tanto più solenne e magnifico riputavasi lo spettacolo. Oltre di che i medesimi erano avuti per quella circostanza in così peculiare estimazione, che mai dalle corti non si lasciavano partire senza averli prima ben regalati1.


  1. Muratori, Antich. Ital.: Dissert. xxix.