Pagina:Archivio storico italiano, serie 3, volume 13 (1871).djvu/470

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464 rassegna bibliografica

qui les ont fait arriver»1. Ammesso il quale principio di filosofia storica, non si sa capire come ne venga poi a giudicare che il popolo avrebbe veduto con orrore gli ulteriori svolgimenti della legge mosaica: a meno che non intenda che ognuno di essi aveva ad essere esaminato e giudicato primamente dal Consiglio de’ Seniori2. Il Bossuet, in quel discorso, riesce veramente grande, quando prende a tener dietro alle lotte dell’Arianesimo, sparsosi co’ Visogoti in Ispagna, in Francia e in Italia; e quando giudica l’istituzione del monacato di San Basilio in Oriente, e quella di San Benedetto in Occidente3; e di mezzo a così vasto movimento di cose e d’uomini, quando mostra lo stabilimento dell’unità cattolica in Roma. Allora procede davvero con dialettica sulle tracce della filosofia. E non può quindi certamente piacere di udirlo a insegnare al suo alunno, quasi conclusione di tutto quel magnifico libro: «À tout prendre, il en arrive à peu prés comme dans le jeu, ou le plus habile l’emporte à la longue»4: massima che rammenta un po’ troppo le teoriche della scuola di Hobbes5.


  1. Vol. II, pag. 101.
  2. «Moise éclairé de l’esprit de Dieu, avait tout prevu. On ne voit point d’ordonnances ni de David, ni de Salomon, ni de Iosaphat ou d’Èzéchias, quoique tous très-zélés pour la justice: les bons princes n’avaient qu’ à faire observer la loi de Moise, et se contentaient d’en recommander l’observance à leurs successeurs: y ajouter ou en retrancher un seul artieie, était un attentat que le peuple eut regardé avec horreur» (Vol. I, pag 220).
  3. Il dotto propugnatore della Chiesa gallicana, pare si compiacesse rammentare le deliberazioni del primo Concilio di Nicea, per le quali Gerusalemme, la Città santa, era elevata alla dignità di prima sede patriarcale della Cristianità. Rammenta pure altre deliberazioni, onde la sede di Costantinopoli era elevata alla medesima dignità; e si venissero a ritrovare così cinque le sedi di patriarca: ad ognuna delle quali era ugualmente assegnato il primo posto nei Concilii (Vol. I, pag. 165).
  4. Vol. II, pag. 193.
  5. Non è forse qui fuor di luogo riportare le parole di una lettera del P. Lacordaire a una signora russa: «Quando getto gli occhi sulla storia, sono colpito da cosa che vi voglio dire: ed è, che dovunque ha stabilmente prevalso il dispotismo, si è quasi estinto il vero cristianesimo.... Si dirà che la libertà della fede può stare senza la libertà civile e politica; forse per giorni: ma per lungo tempo, ve ne sono forse esempi? La servitù civile e politica corrode gli animi, li rende deboli anche nell’ordine religioso,