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rassegna bibliografica | 479 |
sero origine i nomos, specie di famiglia o associazione sacra:
i cui componenti dimoravano insieme nello stesso luogo, e praticavano il culto divino nello stesso tempio, e avevano parimente comuni gli stessi tribunali. E per naturale successione d’idee, e svolgimento di cose, apparirà come dai nomos si avessero a derivar pure le caste: alla costituzione delle quali il Bunsen opina debba l’Egitto quelle libertà civili e politiche, onde si è trovato a godere per parecchi secoli1.
E indi, dal Nilo, riconducendosi verso oriente, Bunsen s’incontra ne’ popoli turranici. Allo stato di disgradante naturalismo, nell’universo non vedono che ignote forze e spiriti; e senza storia e tradizioni, meno forse alcune leggende2, la loro unica credenza consiste delle paure continue di quegli spiriti e di quelle forze, delle quali sono sacerdoti gli uomini maggiormente invasi dall’esaltamento di quelle paure3. Non avendo pertanto coscenza di Dio, o peggio che velata, il Bunsen non ne accenna se non per la loro posizione intermedia dall’Egitto all’estremo Oriente4. - Nel quale Oriente, egli trova un popolo di oltre trecento milioni d’uomini, su una superficie di millequattrocento miglia dall’est all’ovest, e altrettante dal nord al sud: da diecine di secoli in possesso di arti, che noi Europei riputiamo quasi una recente conquista dell’incivilimento; con la istruzione popolare diffusa, e da antichissimo anche coltivate le scienze: chè Confusio, con-
- ↑ Il Tommaseo, Della Educazione, prima del Bunsen già aveva accennato, come dalle caste potevasi avere una eccellente norma, in ispecie per l’istruzione delle arti industriali.
- ↑ «Là, l’histoire ne joue aucun róle, et ne saurait satisfaire les sens surexcités; cependact la tradition y conserve religieusement certaines legendes epiques. La poesie lyrique prend seule son essort, et le drame revét lui-mème la forme de l’ode» (pag. 89).
- ↑ «Les prétres d’une pareille conscience de Dieu sont naturellement les hommes le plus inspirés. Là point de savants, point de maitres, mais seulement des hommes dont la parole a je ne sais quoi de surnaturel, et qui sont capables de communiquer aux autres les effets qu’ils rossentent» (pag. 87).
- ↑ Pag. 90.
di rompere il vento del gran deserto, e impedire così che se ne spargessero le sabbie sull’Egitto. Veramente dal disegno e dalla disposizione delle quattordici piramidi, le quali più o meno guaste rimangono tuttavia, pare sia confermata e avvalorata l’opinione del Francese.