Pagina:Archivio storico italiano, serie 3, volume 13 (1871).djvu/554

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548 annunzi bibliografici

biografie d’illustri italiani. Il libro e compilato con amore, con spiriti liberali, è scritto chiaramente con forme popolari, onde risponde allo scopo. Perciò quantunque si cacci nella pletora de’ libri, crediamo che pel concetto nuovo possa essere utile, e trovi accoglienza rimeritante l’ingrata fatica.

G. Rosa.


Catalogo della Raccolta di Autografi del Marchese Filippo Raffaelli. - Macerata, 1871.


Il Marchese Filippo Raffaelli, possessore di una scelta e copiosa collezione di autografi, ha avuto il buon giudizio di pubblicarne il catalogo; il quale fatto com’è, può giovare assai agli eruditi. Raccogliere carte autografe qualunque siano, per il solo gusto di avere sott’occhio la scrittura di uomini più o meno celebri, sarebbe cosa di poco conto e pascolo vano di curiosità. Ma quando come ha fatto il Randelli, si cerca che ogni carta oltre il pregio dell’autografia abbia ancora un valore storico o letterario, e questa ricchezza si mette in vista con bene ordinati cataloghi, allora ne può venire sussidio agli studi e il collettore merita lode.

Il catalogo del Raffaelli è partito in tre classi; la prima contiene carte di Santi, di Papi, di Cardinali e di altri dignitarii ecclesiastici dal secolo XIII ai giorni nostri; la seconda quelle dei Re, Principi e uomini di Stato e di guerra così italiani come stranieri; la terza è riserbata agli autografi di scienziati e letterati. Le due prime classi sono pubblicate, la terza è promessa; e noi confortiamo il Raffaelli a compire la sua impresa, augurandoci meno parche le note illustrative ed erudite, non tanto sui personaggi che scrissero, quanto sull’argomento delle scritture più importanti che danno pregio a questa raccolta.

M. T.


Alcuni documenti inediti intorno a Pio II e a Pio III, illustrati da Enea Piccolomini. - Siena, 1871, pag. 43.


È bello che un Piccolomini mandi in luce documenti storici spettanti ai due Papi usciti dalla sua casa illustre, unendovi illustrazioni erudite che confermano la riputazione di editore diligentissimo che già si è fatta il modesto discendente di tante grandezze. Alcuni di questi documenti avanzarono all’espilazione dell’Archivio piccolomineo, e l’editore li presenta ai lettori come cosa domestica; altri furono da lui raccolti da pubblici depositi, e mostrano il suo