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112 l'etimologia e la storia arcaica

riuscisse a perpetuarsene un’altra ipotetica, senza confronto meno usuale di sicuro, sarebbe un attribuire all’ellenismo napolitano una potenza esagerata. E la poca credibilità diventa incredibilità addirittura, quando si considera che questo Νεαπολίων, insolito e straniero, dovrebbe aver avuto la virtù di perpetuarsi per molti secoli sotterra.

È dunque al mondo latino che noi s’ha da guardare; e qui incontreremo subito una grande e svariata moltitudine di derivati in -one e -ione1. Tra le due uscite, già nel linguaggio dell’antica Roma ogni differenza era venuta a mancare2; ma sta - e giova a noi che stia - che nella fase romanza il suffisso –one dà a vedere una maggiore vitalità, sì da mantenere anche attualmente una vigorosa potenza generativa, nell’altro venuta meno invece da un pezzo. Ora, tra le classi di parole che ci sfilan davanti, ce n’è una che dovremo invitare ad arrestarsi: quella che comprende Guascone Schiavone, Frisone, Borgognone, Francone3 insiem con Francione4, ecc. ecc. I più tra questi vocaboli non son già prodotti, bensì produttori di nomi locali; ma tale non è il caso per tutti5. Francione ci riporta manifestamente a Francia; Borgognone, «Burgundione», non genera nulla, e sebbene in realtà non esca da Borgogna, «Burgundia», che è vocabolo assai più tardo6, nel medioevo pareva uscirne di certo a tutti quanti, il che per le conseguenze viene ad essere il medesimo; e un esempio assai

  1. Vedasi Diez. Grammatik der romanischen Sprachen, 3a. ed., II, 342-345.
  2. Si veda l’ottimo ed amplissimo studio di R. Fisch, Die lateinisclien nomina personalia auf «o, onis», Berlino, 1890, dove, oltre a dichiarazioni espresse (p. 71), si potranno raccogliere doppioni in gran numero: bibo e bibio, baro e bario, comedo e comedio, duello e duellio, ecc. ecc. E l’accomunamento è continuo da un capo all’altro del libro. Del resto, se una distinzione ci fa mai, dietro ad essa sta ad ogni modo ancora un’identità originaria, dacché la doppia forma del suffisso nacque in realtà dalla diversa uscita dei temi a cui il suffisso era applicato. Ma questa nascita appartiene a un passato ben remoto delle favelle ariane. Vedasi Brugmann, Grundriss der vergleich. Grammatik der indogerm. Sprachen, II, 335.
  3. Questo mio Francone vuol essere un equivalente di Franco in genere, e s’incontra spesso qual nome proprio. Si veda, per es., Gattola, Hist. Abbat. Cassin., p. 329, 431, Codex Astensis, n. 981.
  4. Esempi di questa forma in antichi documenti non mi trovo ora alla mano; ma possono con pieno diritto tenermene luogo i casati Francioni e Franzoni.
  5. Anche il latino ci dà Olympia, Messenio, sui quali è giusto che pesi, ma non deve poi pesar troppo, il loro ellenismo.
  6. Burgundiones (o Burgodiones) è già in Plinio il vecchio, iv, 14, 99.