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Pagina:Archivio storico italiano, serie 5, volume 7 (1891).djvu/371

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il libro di antonio billi 351

e il cui soggetto coincide esattamente (meno una sola particolarità, cioè che il divin bambino non sta in piedi, ma giace sui fiori) colla descrizione fattane nell’inventario citato, e da noi riprodotta più indietro (nota 103). Che poi la tavola della cappella medicea all’occasione della cacciata di Piero de’ Medici, con altri tesori del palazzo di Via Larga, fosse stata trasportata nel Palazzo Vecchio - come lo indica la nostra fonte, - vien avverato da un documento pubblicato dal Müntz (op. cit. p. 104), recante l’ordine di consegnare per la cappella del Palazzo de’ Signori “omnia ornamenta cappellae quae est sita in aedibus olim Pieri Laurentii de Medicis, videlicet omnia paramenta et ornamenta altaris dictae cappellae.„ Si deve arguire che anche la tavola da altare vi fosse stata compresa, perchè pare che nella Cappella de’ Priori non fosse più sull’altare il quadro di Bernardo Daddi, del quale si parla nell’Inventario di Palazzo del 1435; e quello commesso nel 1485 a Filippino Lippi non fu posto nella cappella ma nella Sala de’ Gigli, e l’altro di Mariano da Pescia che lo ornava dipoi dipinto molto più tardi (vedi Archivio stor. ital., Ser. III, t. XVI, p. 227, n. 1, e Vasari, VI, 542).

(135) Di due tavole dipinte da Fra Filippo nelle Murate il nostro copista ne fa una sola. Secondo il Vasari e l’Anonimo Gaddiano quella dell’altar maggiore era un’Annunziata, che oggi si crede esistente nella Galleria di Monaco (Nro. 1007); la seconda posta su un altro altare rappresentava una storia della vita di S. Bernardo, ed è ora perduta (Vasari, II, 617). La tavola del Monastero di Annalena, di cui si parla nella linea seguente, si conserva tuttora nella Galleria di Belle Arti (l. c. t. II, p. 619, n. 2).


(Berto Linaiuolo.)

(136) Anche l’Anonimo Gaddiano non ne dice più del nostro codice, e nell’elenco delle notizie contenute nel Cod. Strozz. il nome di questo artista manca affatto. Il Vasari poi a quanto ha trovato nel Libro d’Antonio aggiunge la notizia che alcune pitture di Berto furono mandate al Re Mattia Corvino. Intorno alla persona del pittore vedi Vasari, t. II, p. 651, n. 4.


(Sandro Botticelli.)

(137) La Fortezza si conserva ora nella Galleria degli Uffizi, l’Incoronazione di Nostra Donna dalla chiesa di S. Marco è passata alla Galleria di Belle Arti, e il S. Agostino si vede ancora in Ognissanti (Vasari III, 310 segg.).

(138) La tavola della Cappella Bardi in S. Spirito passò nel Museo di Berlino (Nro. 106), quella di S. Barnaba rappresentante la Madonna in trono con sei Santi dinanzi è nella Galleria di Belle Arti.

(139) Non si sa dove sia andata la tavola che era nelle Convertite;