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358 il libro di antonio billi


Dipinse in S.a Croce di Firenze uno s.o Francesco sopra la cappella de’ Bardi al lato all’altare maggiore, colle stimate.


Giottino discepolo di Giotto et per fama suo figliuolo, il quale fra l’altre cose dipinse il tabernaculo in su la piaza di S.o Spirito di Firenze et nel primo chiostro tre archetti. Nella chiesa d’Ognisanti uno s.o Cristofano al lato alla porta et apressovi una Nunziata et et in S.o Gallo nel primo chiostro una Piatà molto bella. Nelle Campora fuori di Firenze, nella chiesa delli Hermini, uno s.o Cosimo et s.o Damiano, sono guasti.

In Roma in S.a Maria Araceli. In S.o Ioanni la storia d’uno papa in più quadri.

Al Ponte a’ Romiti in Valdarno uno tabernacolo.


|fo. 75v] IIII.4) Taddeo Gaddi il quale dipinse nella Mercatantia di Firenze sopra il banco, nel quale luogo disse essere discepolo di Giotto il gran maestro. Dipinse nella chiesa di S.a ✠ circa al mezo la chiesa il miraculo del fanciullo resuscitato, dove è la figura di Dante Alinghieri, dove sono tre figure al naturale insieme et la sua quella del mezo: sono ritte sopra l’uscio della sagrestia. Cristo quando disputano. Il tabernacolo a testa alla via del Crocifisso, (un) Desposto di Croce.5)

Uno archetto nel chiostro di S.o Spirito quando Cristo è venduto et in detto sopra la porta che va nel refettorio, uno Crocifisso.

In S.a M.a Novella uno s.o Girolamo a capo alla sua sepoltura.

A Pisa in Campo santo molte historie di Job.

In S.a ✠ la cappella de’ Baroncelli.


V. Agnolo Gaddi dipinse la cappella grande di S.a ✠ et un’altra cappella in detta chiesa et nel refettorio.

In S.o Jacopo tra le fosse quando Cristo resuscita Lazero.

A Prato la cappella, dove è posto la Cintola.


VI. Gaddo ancora dipinse più cose. Et detti Gaddi hanno in casa più pitture di sua mano et di Agnolo et di Taddeo.


|fo. 76r] VII. Stephano detto lo Scimmia, che dalla natura espresse qualunque cosa volse, fu diligentissimo maestro.

Dipinse in S.o Spirito la Transfiguratione di Christo al lato all’arco fatto da Antonio da Vinegia de cinque pani et due pesci.

Dipinse in Campo S.o di Pisa l’Assumptione di Nostra Donna. Dicevasi che esso era parente di Giotto.


VIII. Buonamico detto Buffalmaco, insieme con Bruno suo compagno et Calandrino, del quale trahevano assai piacere, come mostra il Boccaccio nella novella di Nicolò Conacchini (sic).