Pagina:Arco - Statuto concesso al foro d'Arco, 1646.djvu/31

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del Ciuile: I7

S'intenda deferta: ela fentenza fimettiin effecutione: ne fi conceda luogo è querela, arbitrio boni viri, ne menoàreftitutio inintegrum . Intenden- do quelle perfone effer miferabili, e foreftiere , che farannodichiaratetali dal Signor Giudice,

Parimenteordiniamo, che nelli detti cafî s’intendala caufa didote , ed incarcerati , nella quale al Giudice fia permetto procedere in qua lunque giorno, e fummariamente, comenel Statuto di fopra, anco in qualunque {ummamaggioredì libre cinquanta; edin tutti quelli cafi poffa il Podetà @bbreuiare l'intanza della caufa »elaprobatione; comeà Ù parerà ragio- ficvole; confiderate le perfone, tempo;e luoghi: purche il giudicio in dette caufe fia breue,& fpediro; non obltando altri Statuti noftri,

Delle caufe ne giorniferiati . Cap. 30.

Eterminiamo , chetutti ligiorni contenuti nel Statuto pofto fub ru-

brica de cognofcendis caufis appellationum, fiano feriati, e fi tenghi- nopertali; fuor chene maleficij , ecaufe Criminali; ne quali giorni nonfi tenghiragione: fenon in quelli cafi, ne quali èlecito per legge commune: è nelle caufe di perfone miferabili, pupilli, & pouere, che agitano : quali poi fiano perfonemiferabili,e pouere,(irimette all’arbitrio del Signor Podeftà. Come anco nelli detti giorni feriati.fi poffatener ragione perle noftre cau= fe, edella noftra Chiefa Tridentina, nelle collette noftre » e controuerfie, che per occafione di dette collette nafcono tra licontadini ,€ Communita- dinoftre,duero Diftrittualinoftri . Intutti gl’altrigiorni, eccettuatigli ‘nominati nel detto Statuto, fi tenghiragione.

Del modo di proceder nelle caufè, che non eccedonolibre cinque . Cap. 31.

Eterminiamo, che le caufe fummarie, de qualinè proffimi precedenti

Statutis'è fatta mentione, fiano terminate » conformealla feguente diftintione; cioè le caufe di libre cinquedi buona moneta , edi minor fum-= ma, ò che veramente, ò verifimilmente non fuperano la ftrma di quelle; fia come efferfi voglia la dimanda, il Signor Podeltà habbia mero ,e libero ar= bitrio nel citare , proceder, e terminare fummariamente, comedifopra ; confiderata la fola verità del fatto; fenza ferittura: ancorimoffo il firepito deProcuratori, è Auuocati: e per prefuntioni , indizij : ed anco per giura- mento da darfiàl’Attore, d al Reo,comeà fe parerà;mancando però Ìe pro- uedal'vna, el'altra parte; & quefto intermine di giorni tre continuida compurarfi dal giorno della prima comparitione delle parti : trà quali tre giorni continuile parti debbino hauer prouato, e prodotto, ciò che preten- dono: douendoli teftimoni efter effaminati palefemente, & viva voce ,& fenza fcrittura:e nello feffo giornoterzo,habbiano prouato,ò nò, Il Signor Podeftà termini la caufa, condannando, ò liberando, con la fua fentenza certa, echiara, intando la parte; per giuramento come s'èdetro di fopra, mancando però le prouc: & fel'Attorefarà caufa, che la terminatione non fifolleciti, non fiapiùvdito, ma fî tenghi, comefel’inftanza fuffe fpirata: & ciò che farà terminato in qualunque maniera, fia valido ; ne fi pofla leuare, ò impedire per appellatione,nullità, vffizio di Giudice, d in altro ue &

quelto,