Pagina:Arco - Statuto concesso al foro d'Arco, 1646.djvu/32

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18 Libro

quefto, acciò leparti non fiano prolongate inlitigij;e finalmente conla vit- toria fiano vinti: perchele fpefe, e danni fiano maggioridell’ytilità della vittoria . Poidallelibre cinque finalle cinquanta inclufivè, l’intanza del- Ja caufa fia di trenta giorni continui , fin alla conchi ufionein caufa inclufi- nè, daldì della contradittione , drifpofta fatta: nel qualgiorno della con- tradittione,il Signor Giudice immediatamente aflegni àl'vna,e l'altra par- teiltermineinftaferitto, quale aflegnando ; ò non aflegnando, ipfo fatto immediatamente s'intenda affegnato , nelle caufe da libre cinque fin alle venticinque inclufiuè,cioè il termine di dieci giorni c6unui. E da libre ven» ticinque fin alle cinquanta inclufivè, il termine probatorio, comedi fopra, fiadi giorniventi continuiàl’vna, e l’altra parte, al provare, dedurre eccet= tioni, perogni fortedi proue, ed al produrrein caufa, ciò che vuole produr- re: qual termine palato, tutte le cofes'intendinopublicate ; e fi faccia la copia à chi la dimanda:nondimeno fi conceda, ipfo iuresàl'vna,el'altra par- te, termineditre giorni continui,eccettuati però li feriati in honorem Dei, nelle caufe però da venticinquelibre in giù » Nelle caufe poida venticin- quelibrein sù fin alle cinquanta, il termine fiadicinquegiotnicontinui da computarfi dalla data copia, ouero offerta, adopporre; eriffiutare, ciò che voglia: qual fpazio traftorfo, il Giudice, in terminedi tre giorni continui, nelle caufe di venticinquelibre, & in giù, di buona moneta ; € nelle caufedi venticinque libre in sù,fin à cinquanta inclufiuè, in fpazio di giorni fei con= tinui, da numerarfi dalla inftanza fatta per laparte, € proceffo prefentato congl’atti, fia obligato terminare con la fua fentenza: Che fe la parte attrio cefarà negligente per dieci giorni continui nelle caufe fin à libre venticino que; edalle venticinque in sù fin alle cinquanta libre, trà venti giorni;qua» 1i comincino cotrere dal giorno del finito termine ftatuito al Noraro, fotto larubrica, Delli Notari, chefono obligatifarel'inftromenti; in modo che non prefenti il proceflo, eleragionidella caufa al Giudice , trafcorfigli detti giorni, dopola conchiufione in caufa, l’inftanza ; ipfo iure s'intenda leuata, intanto, chela parte Attrice non fia piùvdita , fenonpaga primale fpefe, ne quali fi dene condannare . Che fel Notaro della caufa haurà pro- Jongato il dare ad alcuna delle parti gl'atti, e procelfo della caufa, trà'lter- mine prefcritto , fottogiacciaad ogni intereffe didetta parte dannificata, perlui colpa . Aggiongendo, che nelle caufe, & cafi predetti, le parti s'ino tendano, ipfo faGo, ammonite,acciò inciafchedun'giorno,&hora, duran do ilterminedi prouare, debbino comparere, € prefentarfi al Giudice della caufa, al veder produrre capitoli, (critture, intromenti , &ragioni; giura- mentodi teltimoni; & ad vdire, e fare, ciò che farà neceffario circale cofe predette; & cofi niffuna cittatione, dammonitione particolare fia neceffa- ria; à fine, che l'ynadelle parti fempre fia fatta confapeuoledì ciafcun atro, che dall'altra parte, trà mezo il tempo, poteffe farfi. Volendo, chel Nota» ropigliato nelprincipio per Notaro della caufa, eflo fempre fcriva, & fia dimandato à feriuere,& non altro;fe à cafo l'ordinario né fia abfente:che in cafotale, per tutto ilgiorno feguente fimil termine , ed atto fatto per vna delle parti fia regiftrato nè gl'atti del Notaro ordinario della caufa: che fe fi farà inalera maniera, lo (teffoatto, e produttionefia di niffun valore; ne porti danno alcuno è l’altra parte. Dichiarando, chela dimanda fatta nel- le cofe predette s'intende del capitale, nondellefpefe, le qualinon hanno luogonelleprenominate quantità . Peril qual Statuto non intendiamo,che fia pregiudicato, ò derogato nelli cafi, ne quali il Reo conuenuto fimoltra contuinace;