Pagina:Arco - Statuto concesso al foro d'Arco, 1646.djvu/33

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del Ciuile. 19

contumace; contra’! quale vogliamo, che fi proceda, fecondoli Statuti, che parlano del Reo contumace. Configliandoleparti,ò parte, alla quale ine combe carico di procedere, che per {chinare ogni pericolo della fua inden- nità, à tempoprotelti d'hauerlacopia, degl’atti, e delprocefto ; acciò fi conofca la lui diligenza: e nell’effebire il proceffo al Giudice, chedcue fen=

tentiare, faccia chel Notaro della caufa fcriua la prefentatione, giorno, e mefe.

De nondarfi ibelli. Cap. 32.

Rdiniamo, cheditutte le controuerfie, ò lamentanze date per mezo

dilibello, da gl'huominidella Città di Trento, ò Diftretto, per ilSî- gnor Podeftì, ò Giudice, daleri Officiali noftri, è de nottri Succeffori fi fac- ciagiuftitia, conformealla difpofitionede Statuti; quali mancando , 5° of ferui il buono, ed approuato coftumedella Città di Trento; faluo però . che niuno fia obligatoprefentare libello , ne dimanda di debito » del quale v'è publico inftromento; quale, fe farà prefentato , vaglia in luogo di libello; la cui copia fi dij alla parte, à fpefedi chiproduce; fepure farà prodotto in luogo di dimanda; dichiarando anco ilmedemo del feritto di quello, che ha fcritto di propria mano; duero hà fatto feriuere per altrui mano; e contra il qualefiproduce feritto tale . Nèdi, libre venticinque, ò di minor fumma: nedi penfioni, fitti, decime, partede fiuttifiproduca libello , ò dimanda: neparimente d’inftromenti de debiti tanto prefenti, quanto futuri, ne qua- lififiarinunciato alla dimandadel libello, dadaltra dimanda ; ma come tutti fono, ò faranno obligati; cofi fiano giudicati; &fi faccia giuftitia alli creditori delli (uoi inftromenti, contra gli debitori; conforme al tenore de fuoi itromenti, edanco contra li beni obligati .




Della fummaria cognitione da fatfi fopra gli beni del Vefcouado. Cap. 33.

Eterminiamo, chenelle caufe Epifcopali, e particolarmentedellares cuperationede beni attinenti al Vefconado; enelle caufe debeni, e ragioni della Città di'Trento fi poffa procedere fummariamente fenza Bte- pito, ò figura di giudizio: e permododi denuncia, ed inquifitione . E fe a- wuenifle,chegli fteffi.beni fuffero ricuperati nel Vefcoviado di Trento, nella predetta maniera, l'iftelo modo fiofferui nel procedere pro cuigtione con- tiagli datori delle poffeMfoni, &altri autori, &poff:fori de beni.

Che’ Signor Podettà, è Giudice fia obligato dare vn Auuocato;e Procuratore incaufa Epifcopale, e della Communità di Trento. Cap.34..

Arimente ordîniamo, chenelle predette caufe, ò fiagiti per mezo de Procuratori della Communita della Città di Trento; ò nò ) Il Giudice

fia obligato, ouefitrattala caufa, dare à quello, contra'l quale fiprocede, vn Auvocato, eProcuratore buono; $ idoneo, àfpefe del poffeffore, fepu- relo Rello pofleffore vorrà, permezode quali pofta Motelo fue Baoni s 2 edine