Pagina:Aretino, Pietro – Il secondo libro delle lettere, Vol. II, 1916 – BEIC 1734657.djvu/84

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DCIV

9 AL CARDINAL DI RAVENNA Lo ringrazia, insieme col capitan Palazzo e Taddeo da Fano, di avere accettato come cappellano il prete da loro raccomandato. Da che, signor mio, la magnanima bontade vostra, mossa tuttavia da quella sua propria mansuetudine che si fa schiavi gli uomini, si è degnata, per intercession di me, che vi adoro, di accettar per eapellano il giovane fanese ch’io vi dissi, ecco che ve lo mando insieme con la infinitá de le grazie che per tal conto ve ne rendono il capitan Palazzo, messer Taddeo e ciascuno altro vostro vasallo che qui si ritrova. Usi mò egli quella modestia, in si onorata servitú, che se gli conviene ; peroché chi vive del pane di Vostra illustrissima e reverendissima Signoria, può tanto piú degli altri sperare, quanto egli è miglior d’altrui.

Di Vinezia, il 28 di luglio 1541.

DCV

AL CARDINAL DI MANTOVA

Dopo avere ricordata la triste sorte del Broccardo, si duole che Niccolò Franco abbia potuto pubblicare nei domini del duca di Mantova, e cioè a Casale, e con la protezione del governatore di quella cittá, Sigismondo Fanzini, le Priapee e le Rime contro l’A ., stampate con la falsa data di Torino. lo mi credo, signore, che oggimai si sappia con che sorte siano in grado le mie composizioni, massimamente quelle che si fan temere; e chi mancasse di cotal notizia, può dimandare