Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/286

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Ora, non se smenticando don Angustino de quello aveva a fare, ammaziò una buona oca, la quale facendo aconciare, cum agli, fínochi, susine ed altre gentile erbette, ad arrosto e cum SUGO de limoni, in tal modo, che ogni fastidito gusto averebbe sanato, quella cotta e in uno bello piatello de maiolica, coperta cum una candida tovaglia inoselata, posta, cum uno fiasco de buon vino bianco la portò a casa de questa civil famiglia, e dixe: — Brigata, questa matina dovendo venire meco a disenare el prete Zannotto da Garnarolo, per onorarlo, li aveva facto arostire questa oca; e, vedendo, secondo l’ordine aveamo dato, passato giá l’ora, me rincresceva mangiarla solo; de che sono venuto a golderla per consolazione cum voi. — E, postala sopra la mensa cum il fiasco del vino, la brigata dixe: — Prete, siate il benvenuto; voi averete facto molto bene, e tanto meglio, quanto a tempo siete arrivato, ché stare piú non volavate. — E, dato l’acqua a le mani e posto elio in capo de la mensa e loro assettatose, cominciarono a mangiare l’oca. E, quando la mangiavano, le donne, ridendo, dicevano: —Prete Angustino, el se vuole salvare le osse, acciò li faciamo reverenzia; che, se seréno saporite come la carne, la faremo molto voluntieri. — A cui el prete pur piano: — Ancora non ve séte dimenticate; sempre de uno senno ve trovo. Molte cose se dicono che non se fano, e molte ancora se fano che non se dicono. Ma io ho audito molte volte dire e veduto ancora che de le vuljje se pigliano: attendiamo dunque a di.senare in pace, perché será molto meglio. — Ora, poi ch’ebbeno disenato e stato cusi alquanto in piacevoli parlari le donne e loro mariti, dono Angustino prese licenzia e retornò a la sua chiesia, pensando tuttavia in che modo potesse schernire le donne. Ma non passarono dieci giorni, che se li apparechiò bona fortuna al suo desiderio, perché, capitandoli in la villa de Russi uno fin parabolano, cercatore di grano per lo ospitale de San Buono, dono Angustino fece subito pensiero che lui il bisogno proprio sarebbe de pigliare le donne a le sue parete. E cus.si, chiamandolo a sé e domandatolo come avea nome e quanto era fusse nel paese, lui li rispose: — Messere, io me chiamo Macario