Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/357

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sessione,domane un’altra vendendo,in spazio de quatordeci anni, avendo giá de madonna Elisa cinque figliuoli maschi e tre Temine, consumò el valore de sessanta migliara de ducati d’oro. Né altro glie restava a consumare, se non quello che non poteva, cioè el castello de Belinzona, el quale né vendere né impegnare se potea, per cauzione del testamento del conte Brandilise, suo bisavo, e la dota de la moglie, ch’era duemilia ducati d’oro, a la quale erano ipotecate doe possessione poste sopra el lago de Lugano. Unde, abandonato dal vizio, come disperato, non facendo motto ad alcuna persona, da Como se partitte, né piú che cinque lire de moneta de pichioni seco avendo e una cappa e una zornea de ganzante, compiendo alora de la sua etade anni trentaocto, cum quilli a Roma se n’andò: dove, conducto in casa de una povera donna una cameretta, se mise a scrivere libri a prezio. Questa virtude, oltra la grammatica, gli era reniasta, che sapea assai ben scrivere: in che affaticandose nocte e giorno, per non gire mendicando gli altrui suffragi, maledicendo ogni ora se stesso, el padre che l’avea generato e la morte che non li troncava el stame de la vita, stette vintiuno anncv scognosciuto a tutti li romani, e a molti da Como che in quel tempo abitavano a Roma, e ad altri che tutto el di da Como a Roma se transferivano per loro facendo, come accade; senza aver mai per alcuna via voluto intendere, in tanto tempo, che de la moglie, de’ figlioli e de’ parenti suoi fusse. Unde, avendo lui assiduamente scripto e avanciatosi circa septanta ducati d’oro, e vedendose giá per la etá perdere la vista, deliberò, nanti che piú invechiasse, trovarse un patrone, afin de star cum lui el corso de sua vita. E cum questo pensiero, andatosene a Siena e deinde a Fiorenza, né trovando alcuno che glie piacesse, se ne venne a Bologna; e, stato dui giorni o circa, fu menato a casa mia da Piero da Cremona, che in quel tempo aconciava famigli, avendo avuto ordine meco de trovarmene uno de l’etá sua. Veduto io Gabriele, omo de statura grande, grosso, bianco e colorito, e tutto bello e de presenzia grata e iocunda, e domandatolo che sapesse fare, respose che sapea tener conto de spese e de intratc, mostrandome lo exemplo