Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/363

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vita a le volte essere facti abbati, vescovi, arcivescovi, cardinali e Torsi pontifici maximi. Che, se per propria virtú questo accadesse, quelli tali seriano tutti colmi de virtú, che pochi de loro me pare giungono a tale effecto. Gabriele, voi me avete piú volte decto che, trovandove a Roma, vediste far pontefice maximo Nicolao quinto, del quale ho audito piú volte dire a’ nostri degni citadini che, essendo in questa cita povero, insegnò legere a’ fanciulli in casa de’ Fuscarari e Albergati, notabile famiglie de la nostra cita; e, quantunque fusse uomo singularmente disciplinato e d’animo generoso, non fu gran stupore che in spazio de deceocto mesi fusse facto vescovo de Bologna e cardinale e papa? Tazzo alcuni suoi successori, per non consumare el tempo. Non vedemo oggi quanti cardinali e vescovi ed il presente pontefice, d’ogni laude degno, e tanti suoi parenti e nepoti in tanta felicitá, quanta non se avrebbe mai potuto o credere o pensare? Non avete voi similmente a’ vostri giorni veduto papa Ioanni essere deposto del papato e ogni dignitate, e ultimamente, venenato, miseramente morire? Tazzo ancora multi capitane! doridi ne l’arme, multi signori temporali, italici e barbari, per non recitare al presente cum mio dolore la loro ingrata fortuna. Or, se voi volesti dire; — El piace al Motore de le stelle che cusi sia, — io nego questo totalmente, perché noi sapiamo e credere debbiamo che, dando lui a li rei l’inferno e a li boni el paradiso, non vorebbe né li piace che tristi e cativi siano exaitati e li buoni e virtuosi deposti. E donde credete voi, Gabriele, che sia nato questo infortunio vostro, el quale in veritá è stato rigido e acerbo? da voi o da le stelle? Credete veramente che non da voi, ma da loro, c’hanno influxo tale effecto in voi, sia causato; ché l’è tanto el furore e la rabia sua, e cusi la benignitate e la clemenzia, che tuttavia cose incredibile e mai piú vedute o pensate nel mondo parturiscono, or dolce, or suave, or aspre, ora acerbe. Saturno, Marte, la cauda del Dracone e infinite stelle fixe, che sono in Poetava spera, son quelle da le quale pioveno tanti effecti iniqui e maligni, né dubito che qualcuna di loro sia stato del vostro strazio casone. love. Venere e innumerabile stelle fixe sono