Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/37

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per el Borgo Novo e per Strata Maglore, cum suo grande dolore, vergogna e affanno, capitò dal banco di Malvici. Il che vedendo alcuni nobili citadini che erano in quello loco e parendoli miser Salvatore tutto abrasato nel viso e cum le redane strecte fino al pecto, che, fra la corpulenzia e podagre sue e l’iraaveade non poter lenire la mulla, parea rabioso, e credendo che lui per suo usato solazzo se contrafacesse, disseno: — Adio, adio, misser Salvatore, ove andate voi stamane cosí infustato? — A’ quali per affannosa ira quasi potè lui dire, premendo: — Io vado alle forche che ve impichi! Non vedete voi? che ve venga el cacasangue! — E cum queste parole, l’orso tuttavia su fra’ banchi per la via delle Chiavature, e la mulla, con misser Salvatore sopra, drieio cum gran rise e piacere del numeroso populo che li vedeva, giunse in piaza suso l’ora propria che gentilomini, doctori e cavalieri vanno vagando per quella. E passando tra le trccole, voleva tórre de le fructe che aveano in le ceste per vendere, che la magiore parte erano pere moscatelle. Il che essendo cum grande despiacere de diete treccie, era cazzato via da questa e da quella; e lui saltando or quinci or quindi, e la mulla facendoli drieto el medesimo, sinistrava disconciamente misser Salvatore, in modo che, per l’affanno e per la doglia, de sudore glie gociolava el viso e la fronte, e dimandare aiuto per la pena non poteva; e, se potuto avesse, credo se sarebbe per vergogna astenuto, perché era usato calefare altrui in vari modi. Per il che, esscndose in piaza levato le risa grandissime de l’orso e de la mulla, e piú de misser Salvatore che buffava corno un toro, infine, doppo molta festa, la mulla entrò ne la spedarla de quelli da la Nave, in la quale era alora a sedere (come spesso se vedeno) niisser Andrea Grato cavaliero e Carolo suo fratello, misser Zoanne da Sala e misser Fiorio da la Nave, eximi iuriconsulti, compagni cari de l’affannato misser Salvatore; a cui dicendo loro cum sbudellate rise e cum le mane applaudendoli: — Dove andate voi, misser Sai valore, cosí buffando? —a pena puoté lui col fiatogrosso annellando dire: — Noi vedete voi? che ve venga el fuoco de sanclo Antonio nel ceppo de la barba! — malidicendo el conte Guido, la mulla, l’orso e li canonici. E cum queste parole tolto