Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/468

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giovene amata da lui per uno suo cameriero. Il quale prima del signore prende piacere cum lei, e cum sua vergogna, in premio del fallo, la prende contra sua voglia per moglie pag. 387 Novella XLIX. — Fabio Mezovillano da Bologna è trovato cum la moglie de Ambrosino, merendante milanese ; de che, cum laude de la donna, Ambrosino resta contento e senza suspecto . » 293 Novella L. — La volpe dice al gallo faccia sembiante de dormire, quando vorá le galline di vicini rubare; e il gallo è contento, per salvare le sue; e poi l’uno inganna l’altro . > 297 Novella LI. — Misser Lancillotto, cavallerò l>ertano, mena a casa sua per dimestichezza Silvano de Alexandria. Lui volendo violare la moglie, quella poi, a confusione de Silvano, moralmente è vestila megia de brocato d’oro e megia de panno rusticale. » 301 Novella LII. —> Galante, per giugnere la moglie in adulterio, se asconde sotto el lecto; sente uno de li signori de Verona darse piacere cum lei, e non ardisse mostrarse. La qual cosa mostra poi, per vestire la moglie de strana veste; dove il signore se leva da la impresa e duna una vesta de brocato d’oro a la donna; e Galante resta contento .... » 307 Novella LUI. — Dui nobilissimi amanti milanesi, non potendo avere grazia da le loro dame, li poneno a le brazze chiavature todesche. Le dame dolorose cum virtú de le sue parole e cum laude de li amanti se difendono, e monache de sancta Caterina diventano. » 3»5 Novella LIV. — Dui cavalieri romani combattono una donna per averla per moglie; tutti dui restano invidi, e poi dalla donna gli è imp>osto che chi de loro magiore liberalitá cum segno de amore verso lei userá, quello será el suo marito. E, mentre se disputa la grandezza de la liberalitá, la donna more, cum gran dolore de’ cavalieri ; e loro poi pigliano per moglie doe figliuole del conte de Caiacia. » 321 Novella LV. — Guiducio Azzoguidi, sforzato d’amore, se veste come una donna pregna, e, sotto specie de volerse confessare prima partorisca, inganna el prete da Bagnarola e cum la nepote dolcemente iace. » 337 Novella LVI. — Misser Francesco Malacarne dice al cardinale de San Marco, che fu poi papa Paulo secondo, che meglio del diavolo averebbe el divo lob temptato, e diceli el modo; per il quale poi diventa examínatore de uno eretico. » 343 Novella LVII. — Gabriele di Roscuni da Como, avendo in gioco e lascivie consumato el suo, se dole de la fortuna, e a suo conforto gli è dccto abia pazienzia, perché sono effecti