Pagina:Ariosto, Ludovico – Lirica, 1924 – BEIC 1740033.djvu/103

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iv - capitoli 97

     né cosa che muova animo a vaghezza
in me potrá mai piú far quella prova
che ci fe’ il valor vostro e la bellezza.
     Sí ogni vostra manera si ritrova
35sculpita nel mio cor, ch’indi rimossa
esser non può per altra forma nova.
     Di cera egli non è che se ne possa
formar quand’uno e quand’altro sugello,
né cede ad ogni minima percossa.
     40Amor lo sa, che, all’intagliar di quello
ne l’idol vostro, non ne levò scaglia,
se non con cento colpi di martello.
     D’avorio e marmo ed altro che s’intaglia
difficilmente, fatto una figura,
45arte non è che tramutar piú vaglia;
     e ’l mio cor di materia anco piú dura,
può temer chi l’uccida o lo disfaccia;
ma non può giá temer che sia scultura
     d’amor ch’in altra imagine lo faccia.