Pagina:Ariosto, Ludovico – Lirica, 1924 – BEIC 1740033.djvu/355

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nota 349


logica, che per insufficienza di elementi non poteva riuscire se non incerta e subiettiva, e a quella dataci dal Coppa, a cui molto probabilmente fu suggerita, non dal disordinato e imperfetto manoscritto dell’Ariosto che ebbe fra mano, ma dall’esempio del Canzoniere petrarchesco. D’altronde, accettando la suddivisione del Coppa, ci saremmo trovati imbarazzati per quei componimenti nuovi che, in numero di 92 rispetto alla edizione principe, sono 69 rispetto allo stesso Polidori, che pure ha data la piú copiosa raccolta (98 autentici di fronte a 71; 40 dubbi di fronte a 16; 18 apocrifi di fronte a zero).

Col Polidori, inoltre, in parte ci accordiamo nel tener distinte le poesie autentiche dalle dubbie e dalle apocrife, i quali due ultimi gruppi costituiscono, cosí, l’Appendice del volume, insieme con 4 canrmi latini incerti e uno falsamente attribuito.

Della silloge latina (sono 71 poesie sicure di fronte a 65 del Polidori) l’ordine è quello cronologico, che con un certo fondamento è possibile stabilire in base ai resultati degli studi del Carducci (La gioventú latina ecc.), corretti dai piú recenti studi del Torraca, Per la biografia di L. A. in atti d. accad di Archeol., lettere e belle arti di Napoli, N. S., vii, 1919, dell’Hauvette (Notes sur la jeunesse de l’A. in Bulletin italien, 1922). Non ho potuto giovarmi della Storia del testo dei carmi latini, nota postuma di G. Pesenti, perché pubblicata solo ora nei Rendiconti del R. Istituto lombardo di Scienze e Lettere di Milano, lvii, fase, i-iv, pp. 120-35; ma, limitandosi ai soli mss., quasi tutti dal Carducci e da me ricordati, ha scarso valore, nonostante il parere dell’editore, che troverá in questa Nota bibliogr. quanto egli voleva trovare nella mia Introduzione .

Arbitraria e suggerita da adulazione cortigiana è invece la distribuzione in due libri fatta dal Pigna, che a ognuno dei due si preoccupò di dar principio con un carme indirizzato al duca Estense. Non sempre esatti i titoli preposti ai carmi dal Pigna e, per alcuni, dal Polidori; perciò ho messo tra parentesi quadra i titoli di quelle poesie che, riportate da F6, vi compaiono senza titolo. Ecco per ultimo una rapidissima notizia storica di esse.

1. Il titolo fu messo dal Baruffaldi, con l’aggiunta inopportuna Ad Alphonsum principem estensem (fuor di posto è la intitolazione cortigianesca del Pigna Ad Alphonsum Ferr. ducem iii). Sono due frammenti (1-41,42-44), male accozzati, d’un’orazione latina,