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240 canto


68
     Vinceano di candor le nievi intatte,
et eran piú ch’avorio a toccar molli:
le poppe ritondette parean latte
che fuor dei giunchi allora allora tolli.
Spazio fra lor tal discendea, qual fatte
esser veggián fra piccolini colli
l’ombrose valli, in sua stagione amene,
che ’l verno abbia di nieve allora piene.

69
     I rilevati fianchi e le belle anche,
e netto piú che specchio il ventre piano,
pareano fatti, e quelle coscie bianche,
da Fidia a torno, o da piú dotta mano.
Di quelle parti debbovi dir anche,
che pur celare ella bramava invano?
Dirò insomma ch’in lei dal capo al piede,
quant’esser può beltá, tutta si vede.

70
     Se fosse stata ne le valli Idee
vista dal pastor frigio, io non so quanto
Vener, se ben vincea quell’altre dee,
portato avesse di bellezza il vanto:
né forse ito saria ne le Amiclee
contrade esso a violar l’ospizio santo;
ma detto avria: — Con Menelao ti resta,
Elena pur; ch’altra io non vo’ che questa. —

71
     E se fosse costei stata a Crotone,
quando Zeusi l’imagine far volse,
che por dovea nel tempio di Iunone,
e tante belle nude insieme accolse;
e che, per una farne in perfezione,
da chi una parte e da chi un’altra tolse:
non avea da tôrre altra che costei;
che tutte le bellezze erano in lei.