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quartodecimo 309


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     Credendo quivi ritrovarlo, mosse
con maggior fretta le dorate penne;
e di veder ch’ancor Pace vi fosse,
Quïete e Caritá, sicuro tenne.
Ma da la opinïon sua ritrovosse
tosto ingannato, che nel chiostro venne:
non è Silenzio quivi; e gli fu ditto
che non v’abita piú, fuor che in iscritto.

81
     Né Pietá, né Quïete, né Umiltade,
né quivi Amor, né quivi Pace mira.
Ben vi fur giá, ma ne l’antiqua etade;
che le cacciâr Gola, Avarizia et Ira,
Superbia, Invidia, Inerzia e Crudeltade.
Di tanta novitá l’angel si ammira:
andò guardando quella brutta schiera,
e vide ch’anco la Discordia v’era.

82
     Quella che gli avea detto il Padre eterno,
dopo il Silenzio, che trovar dovesse.
Pensato avea di far la via d’Averno,
che si credea che tra’ dannati stesse;
e ritrovolla in questo nuovo inferno
(ch’il crederia?) tra santi ufficii e messe.
Par di strano a Michel ch’ella vi sia,
che per trovar credea di far gran via.

82
     La conobbe al vestir di color cento,
fatto a liste inequali et infinite,
ch’or la cuoprono or no; che i passi e ’l vento
le giano aprendo, ch’erano sdrucite.
I crini avea qual d’oro e qual d’argento,
e neri e bigi, e aver pareano lite;
altri in treccia, altri in nastro eran raccolti,
molti alle spalle, alcuni al petto sciolti.