Pagina:Ariosto, Ludovico – Orlando furioso, Vol. I, 1928 – BEIC 1737380.djvu/59

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terzo 53


44
     Avrá il bel regno poi sempre augumento
senza torcer mai piè dal camin dritto;
né ad alcuno fará mai nocumento,
da cui prima non sia d’ingiuria afflitto:
et è per questo il gran Motor contento
che non gli sia alcun termine prescritto;
ma duri prosperando in meglio sempre,
fin che si volga il ciel ne le sue tempre.

45
     Vedi Leonello, e vedi il primo duce,
fama de la sua etá, l’inclito Borso,
che siede in pace, e più trionfo adduce
di quanti in altrui terre abbino corso.
Chiuderá Marte ove non veggia luce,
e stringerá al Furor le mani al dorso.
Di questo signor splendido ogni intento
sará che ’l popul suo viva contento.

46
     Ercole or vien, ch’al suo vicin rinfaccia,
col piè mezzo arso e con quei debol passi,
come a Budrio col petto e con la faccia
il campo volto in fuga gli fermassi;
non perché in premio poi guerra gli faccia,
né, per cacciarlo, fin nel Barco passi.
Questo è il signor, di cui non so esplicarme
se fia maggior la gloria o in pace o in arme.

47
     Terran Pugliesi, Calabri e Lucani
de’ gesti di costui lunga memoria,
lá dove avrá dal re de’ Catalani
di pugna singular la prima gloria;
e nome tra gl’invitti capitani
s’acquisterá con piú d’una vittoria:
avrá per sua virtú la signoria,
piú di trenta anni a lui debita pria.