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Dicea la donna al suo Ruggiero absente
queste parole et altre, lacrimando,
non una sola volta, ma sovente.
Ippalca la venía pur confortando,
che Ruggier servarebbe interamente
sua fede, e ch’ella l’aspetasse, quando
altro far non potea, fin a quel giorno
ch’avea Ruggier prescritto al suo ritorno.
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I conforti d’Ippalca, e la speranza
che degli amanti suole esser compagna,
alla tema e al dolor tolgon possanza
di far che Bradamante ognora piagna;
in Montalban senza mutar mai stanza
voglion che fin al termine rimagna,
fin al promesso termine e giurato,
che poi fu da Ruggier male osservato.
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Ma ch’egli alla promessa sua mancasse,
non però debbe aver la colpa affatto;
ch’una causa et un’altra sí lo trasse,
che gli fu forza preterire il patto.
Convenne che nel letto si colcasse,
e piú d’un mese si stesse di piatto
in dubbio di morir, sí il dolor crebbe
dopo la pugna che col Tartaro ebbe.
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L’inamorata giovane l’attese
tutto quel giorno e desïollo invano,
né mai ne seppe, fuor quanto ne ’ntese
ora da Ippalca, e poi dal suo germano,
che le narrò che Ruggier lui difese,
e Malagigi liberò e Viviano.
Questa novella, ancor ch’avesse grata,
pur di qualche amarezza era turbata: