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decimottavo 61


104
     E poi che ’l nuovo sol lucido e chiaro
per tutto sparsi ebbe i fulgenti raggi,
la bella donna e i duo guerrier s’armaro,
mandato avendo alla cittá messaggi;
che, come tempo fu, lor rapportaro
che per veder spezzar frassini e faggi
re Norandino era venuto al loco
ch’avea constituito al fiero gioco.

105
     Senza piú indugio alla cittá ne vanno,
e per la via maestra alla gran piazza,
dove aspettando il real segno stanno
quinci e quindi i guerrier di buona razza.
I premii che quel giorno si daranno
a chi vince, è uno stocco et una mazza
guerniti riccamente, e un destrier, quale
sia convenevol dono a un signor tale.

106
     Avendo Norandin fermo nel core
che, come il primo pregio, il secondo anco,
e d’ambedue le giostre il sommo onore
si debba guadagnar Grifone il bianco;
per dargli tutto quel ch’uom di valore
dovrebbe aver, né debbe far con manco,
posto con l’arme in questo ultimo pregio
ha stocco e mazza e destrier molto egregio.

107
     L’arme che ne la giostra fatta dianzi
si doveano a Grifon che ’l tutto vinse,
e che usurpate avea con tristi avanzi
Martano che Grifone esser si finse,
quivi si fece il re pendere inanzi,
e il ben guernito stocco a quelle cinse,
e la mazza all’arcion del destrier messe,
perché Grifon l’un pregio e l’altro avesse.