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trentesimosesto 97


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     Fu Ruggier primo e Gianbaron di questi,
Buovo, Rambaldo, al fin Ruggier secondo,
che fe’, come d’Atlante udir potesti,
di nostra madre l’utero fecondo.
De la progenie nostra i chiari gesti
per l’istorie vedrai celebri al mondo. —
Seguí poi, come venne il re Agolante
con Almonte e col padre d’Agramante;

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     e come menò seco una donzella
ch’era sua figlia, tanto valorosa,
che molti paladin gittò di sella;
e di Ruggiero al fin venne amorosa,
e per suo amor del padre fu ribella,
e battezzossi, e diventògli sposa.
Narrò come Beltramo traditore
per la cognata arse d’incesto amore:

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     e che la patria e ’l padre e duo fratelli
tradí, cosí sperando acquistar lei;
aperse Risa agli nimici, e quelli
fêr di lor tutti i portamenti rei;
come Agolante e i figli iniqui e felli
poser Galacïella, che di sei
mesi era grave, in mar senza governo,
quando fu tempestoso al maggior verno.

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     Stava Marfisa con serena fronte
fisa al parlar che ’l suo german facea;
et esser scesa da la bella fonte
ch’avea sí chiari rivi, si godea.
Quinci Mongrana e quindi Chiaramonte
le due progenie derivar sapea,
ch’al mondo fur molti e molt’anni e lustri
splendide, e senza par d’uomini illustri.