20
Da tutti i canti risforzar l’assalto
fe’ il conte Orlando e da mare e da terra.
Sansonetto ch’avea l’armata in alto,
entrò nel porto e s’accostò alla terra;
e con frombe e con archi facea d’alto,
e con varii tormenti estrema guerra;
e facea insieme espedir lance e scale,
ogni apparecchio e munizion navale.
21
Facea Oliviero, Orlando e Brandimarte,
e quel che fu sí dianzi in aria ardito,
aspra e fiera battaglia da la parte
che lungi al mare era piú dentro al lito.
Ciascun d’essi venía con una parte
de l’oste che s’avean quadripartito.
Quale a mur, quale a porte, e quale altrove,
tutti davan di sé lucide prove.
22
Il valor di ciascun meglio si puote
veder cosí, che se fosser confusi:
chi sia degno di premio e chi di note,
appare inanzi a mill’occhi non chiusi.
Torri di legno trannosi con ruote,
e gli elefanti altre ne portano usi,
che su lor dossi cosí in alto vanno,
che i merli sotto a molto spazio stanno.
23
Vien Brandimarte, e pon la scala a’ muri,
e sale, e di salir altri conforta:
lo seguon molti intrepidi e sicuri;
che non può dubitar chi l’ha in sua scorta.
Non è chi miri, o chi mirar si curi,
se quella scala il gran peso comporta.
Sol Brandimarte agli nimici attende;
pugnando sale, e al fine un merlo prende.