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192 canto


60
     Ciò che di ruginoso e di brunito
aver si può, fa ragunare Orlando;
e coi compagni intanto va pel lito
de la futura pugna ragionando.
Gli avvien ch’essendo fuor del campo uscito
piú di tre miglia, e gli occhi al mare alzando,
vide calar con le vele alte un legno
verso il lito african senza ritegno.

61
     Senza nocchieri e senza naviganti,
sol come il vento e sua fortuna il mena,
venía con le vele alte il legno avanti,
tanto che se ritenne in su l’arena.
Ma prima che di questo piú vi canti,
l’amor ch’a Ruggier porto mi rimena
alla sua istoria, e vuol ch’io vi racconte
di lui e del guerrier di Chiaramonte.

62
     Di questi duo guerrier dissi che tratti
s’erano fuor del marzïale agone,
viste convenzïon rompere e patti,
e turbarsi ogni squadra e legione.
Chi prima i giuramenti abbia disfatti,
e stato sia di tanto mal cagione,
o l’imperator Carlo, o il re Agramante,
studian saper da chi lor passa avante.

63
     Un servitor intanto di Ruggiero,
ch’era fedele e pratico et astuto,
né pel conflitto dei duo campi fiero
avea di vista il patron mai perduto,
venne a trovarlo, e la spada e ’l destriero
gli diede, perché a’ suoi fosse in aiuto.
Montò Ruggiero e la sua spada tolse,
ma ne la zuffa entrar non però volse.