Pagina:Ariosto, Ludovico – Orlando furioso, Vol. III, 1928 – BEIC 1739118.djvu/219

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quarantesimoprimo 213


60
     Secondo il luogo, assai contento stava
quivi Ruggier; che ’l buon servo di Dio
fra pochi giorni intenzïon gli dava
di rimandarlo ove piú avea disio.
Di molte cose intanto ragionava
con lui sovente, or al regno di Dio,
or agli proprii casi appertinenti,
or del suo sangue alle future genti.

61
     Avea il Signor, che ’l tutto intende e vede,
rivelato al santissimo eremita,
che Ruggier da quel dí ch’ebbe la fede,
dovea sette anni, e non piú, stare in vita;
che per la morte che sua donna diede
a Pinabel, ch’a-llui fia attribuita,
saria, e per quella ancor di Bertolagi,
morto dai Maganzesi empi e malvagi.

62
     E che quel tradimento andrá sí occulto,
che non se n’udirá di fuor novella;
perché nel proprio loco fia sepulto,
ove anco ucciso da la gente fella:
per questo tardi vendicato et ulto
fia da la moglie e da la sua sorella.
E che col ventre pien per lunga via
da la moglie fedel cercato fia.

63
     Fra l’Adice e la Brenta a piè de’ colli
ch’al troiano Antenòr piacqueno tanto,
con le sulfuree vene e rivi molli,
con lieti solchi e prati ameni a canto,
che con l’alta Ida volentier mutolli,
col sospirato Ascanio e caro Xanto,
a parturir verrá ne le foreste
che son poco lontane al frigio Ateste.