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quarantesimoprimo 215


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     In questo tempo Orlando e Brandimarte
e ’l marchese Olivier col ferro basso
vanno a trovare il saracino Marte
(che cosí nominar si può Gradasso)
e gli altri duo che da contraria parte
han mosso i buon destrier piú che di passo;
io dico il re Agramante e ’l re Sobrino:
rimbomba al corso il lito e ’l mar vicino.

69
     Quando allo scontro vengono a trovarsi,
e in tronchi vola al ciel rotta ogni lancia,
del gran rumor fu visto il mar gonfiarsi,
del gran rumor che s’udí sino in Francia.
Venne Orlando e Gradasso a riscontrarsi;
e potea stare ugual questa bilancia,
se non era il vantaggio di Baiardo,
che fe’ parer Gradasso piú gagliardo.

70
     Percosse egli il destrier di minor forza,
ch’Orlando avea, d’un urto cosí strano,
che lo fece piegare a poggia e ad orza,
e poi cader, quanto era lungo, al piano.
Orlando di levarlo si risforza
tre volte e quattro, e con sproni e con mano;
e quando al fin nol può levar, ne scende,
lo scudo imbraccia, e Balisarda prende.

71
     Scontrossi col re d’Africa Oliviero;
e fur di quello incontro a paro a paro.
Brandimarte restar senza destriero
fece Sobrin: ma non si seppe chiaro
se v’ebbe il destrier colpa o il cavalliero;
ch’avezzo era cader Sobrin di raro.
O del destriero o suo pur fosse il fallo,
Sobrin si ritrovò giú del cavallo.