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Cosí fa ch’ella un poco il duol raffrena;
ch’avendo ove sfogarlo, è meno acerbo.
Or ch’abbiam vista Bradamante in pena,
chiamar Ruggier pergiuro, empio e superbo;
veggiamo ancor, se miglior vita mena
il fratel suo che non ha polso o nerbo,
osso o medolla che non senta caldo
de le fiamme d’amor; dico Rinaldo:
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dico Rinaldo, il qual, come sapete,
Angelica la bella amava tanto;
né l’avea tratto all’amorosa rete
sí la beltá di lei, come l’incanto.
Aveano gli altri paladin quïete,
essendo ai Mori ogni vigore affranto:
tra i vincitori era rimaso solo
egli captivo in amoroso duolo.
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Cento messi a cercar che di lei fusse
avea mandato, e cerconne egli stesso.
Al fine a Malagigi si ridusse,
che nei bisogni suoi l’aiutò spesso.
A narrar il suo amor se gli condusse
col viso rosso e col ciglio demesso;
indi lo priega che gli insegni dove
la desïata Angelica si trove.
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Gran maraviglia di sí strano caso
va rivolgendo a Malagigi il petto.
Sa che sol per Rinaldo era rimaso
d’averla cento volte e piú nel letto:
et egli stesso, acciò che persuaso
fosse di questo, avea assai fatto e detto
con prieghi e con minaccie per piegarlo;
né mai avuto avea poter di farlo: