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326 canto


100
     Leone ha nel fuggir tanto vantaggio
(fuggir si può ben dir, piú che ritrarse),
che trova aperto e libero il passaggio;
poi rompe il ponte, e lascia le navi arse.
Non v’arriva Ruggier, ch’ascoso il raggio
era del sol, né sa dove alloggiarse.
Cavalca inanzi, che lucea la luna,
né mai trova castel né villa alcuna.

101
     Perché non sa dove si por, camina
tutta la notte, né d’arcion mai scende.
Ne lo spuntar del nuovo sol vicina
a man sinistra una cittá comprende;
ove di star tutto quel dí destina,
acciò l’ingiuria al suo Frontino emende,
a cui, senza posarlo o trargli briglia,
la notte fatto avea far tante miglia.

102
     Ungiardo era signor di quella terra,
suddito e caro a Costantino molto,
ove avea per cagion di quella guerra
da cavallo e da piè buon numer tolto.
Quivi ove altrui l’entrata non si serra,
entra Ruggiero, e v’è sí ben raccolto,
che non gli accade di passar piú avante
per aver miglior loco e piú abondante.

103
     Nel medesimo albergo in su la sera
un cavallier di Romania alloggiosse,
che si trovò ne la battaglia fiera,
quando Ruggier pei Bulgari si mosse,
et a pena di man fuggito gli era,
ma spaventato piú ch’altri mai fosse;
sí ch’ancor triema, e pargli ancora intorno
avere il cavallier dal liocorno.