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trentesimosesto 85


24
     Alcuni cavallieri in questo mezzo,
alcuni, dico, de la parte nostra,
se n’erano venuti dove, in mezzo
l’un campo e l’altro, si facea la giostra
(che non eran lontani un miglio e mezzo),
veduta la virtú che ’l suo dimostra;
il suo che non conoscono altrimente
che per un cavallier de la lor gente.

25
     Questi vedendo il generoso figlio
di Troiano alle mura approssimarsi,
per ogni caso, per ogni periglio
non volse sproveduto ritrovarsi;
e fe’ che molti all’arme dier di piglio,
e che fuor dei ripari appresentârsi.
Tra questi fu Ruggiero, a cui la fretta
di Marfisa la giostra avea intercetta.

26
     L’inamorato giovene mirando
stava il successo, e gli tremava il core,
de la sua cara moglie dubitando;
che di Marfisa ben sapea il valore.
Dubitò, dico, nel principio, quando
si mosse l’una e l’altra con furore;
ma visto poi come successe il fatto,
restò maraviglioso e stupefatto:

27
     e poi che fin la lite lor non ebbe,
come avean l’altre avute, al primo incontro,
nel cor profundamente gli ne ’ncrebbe,
dubbioso pur di qualche strano incontro.
De l’una egli e de l’altra il ben vorrebbe;
ch’ama amendue: non che da porre incontro
sien questi amori: è l’un fiamma e furore,
l’altro benivolenza piú ch’amore.